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Il saluti del direttore: arriva il 2021 e la luce fuori dal tunnel

Siamo arrivati, è il caso di dire finalmente, alla conclusione di questo terribile 2020, l’anno che sarà da tutti
ricordato e rimarcato come quello del Covid-19. Chi poteva immaginarselo, lo scorso gennaio che
questo anno “bisesto” (ma che non per niente fa rima con funesto) avrebbe portato morti, desolazione
e povertà nelle nostre famiglie. Nessuno, credo. Tutti, io per primo, all’inizio di un nuovo Anno, ci auguriamo
sempre che sia ricco di novità, di notizie (buone), di soldi e soprattutto dell’ indispensabile dono della buona
salute. Ma così purtroppo non è stato. Dall’ingresso di questa pandemia nella nostra comfort zone, tutto è
cominciato a girare storto. Lo dicevano i nostri vecchi che l’anno bisesto, è un anno maldestro. Ma mai
chi poteva immaginare, anche lontanamente, che arrivasse a tanto. La pandemia ha messo in ginocchio
economicamente, l’Italia intera. Un paese, il nostro, che comunque, va detto, non è stato a guardare
l’evolversi degli eventi con le mani in mano. Gli italiani, ben si sa, sono gente che non han paura di
nulla, neppure della morte. E di morti, ahimè in questi dodici mesi ne abbiamo dovuto contare molti
(superati i 50 mila). Abbiamo convissuto, e purtroppo continueremo a farlo ( ma non sappiamo ancora
per quanto tempo), con questo Virus così spietato e imprevedibile. Ma la forza di andare avanti è
tanta. Anzi tantissima. C’è, nella nostra Nazione, desolazione, rabbia, tristezza, voglia di mollare
tutto. Ma c è anche la volontà indefessa di andare avanti, nonostante l’incertezza. Il Governo si è
trovato a gestire, del tutto impreparato, questa emergenza. Ha cercato di correre ai ripari. Ha dato
incentivi alle famiglie, ai lavoratori, alle aziende. Ma tutto questo non è bastato. Tante imprese
tantissime partite Iva, hanno dovuto chiudere i battenti. E tante ancora, in questo 2021 che sta
per nascere, probabilmente chiuderanno. Triste da dirlo, ma purtroppo sarà così, se lo Stato
non interviene con decisione e fermezza a loro sostegno. In mezzo a tutto questo ci siamo
Noi, de L’Eco. In questi mesi difficili siamo sempre stati sul pezzo, commentando le
notizie, senza mai uscire dalle righe. Sempre critici, ma costruttivi verso chi guida il paese.
A settembre si è rinnovato il Consiglio Regionale della Liguria. Il Centro Destra è riconfermato
con Giovanni Toti come governatore. Sempre a settembre è nato, dalla costola de
L’Eco, L’Eco dello Sport, il giornale on line della nostra testata che aspira ad essere
il punto di riferimento per tutti gli sportivi della nostra provincia e Regione. Non siamo
stati fermi, mai. Anzi. Siamo sbarcati anche in Lombardia, dove dal 1 di ottobre è nato
L’Eco di Pavia e Provincia. Liguria e Lombardia sono terre che hanno tradizionalmente
sempre avuto scambi commerciali e sociali. E così sarà anche con l’Eco.
Questo Natale 2020, è stato molto diverso da quelli degli anni
passati, con tante luci per le strade e gente che correva per le vie del centro alla
rincorsa dell’ultimo regalo. Non ci sarà neppure il classico Capodanno con musica
in piazza e fuochi di artificio. Vivremo invece delle feste nel segno della sobrietà
e della consapevolezza, quella qualità rara che ci dovrebbe portare fuori dal tunnel.
A nome mio e di tutta la Redazione de L’Eco di Savona, de L’Eco dello Sport
e de L’Eco di Pavia, auguro Buone Feste ed un abbraccio virtuale a tutti.

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