Il punto di Virginia

IL CIBO E’ CULTURA

Oggi più che mai, in questo nuovo mondo post pandemia, c’è bisogno di una precisa e dettagliata informazione scientifica, agronomica, economica e sociale, e di un giornalismo preparato e consapevole del proprio ruolo nella società.

Si è concluso a Torino, in questi ultimi giorni di settembre, la VI edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, diretto da Massimiliano Borgia, che ha realizzato un’ edizione post lockdown ricca di eventi e discussioni sul tema assoluto della centralità del “CIBO”, coinvolgendo diverse realtà: giornalisti, blogger, aziende, istituzioni, uffici stampa, scienziati e alimentaristi.

I temi su cui si è concentrato maggiormente il dibattito sono stati: lo spreco alimentare, la transizione ecologica nella Food Industry, il lockdown e le abitudini alimentari, l’infodemia, le fake news e le nuove frontiere del turismo enogastronomico e della professione giornalistica.

Oggi più che mai, in questo nuovo mondo post pandemia, c’è bisogno di una precisa e dettagliata informazione scientifica, agronomica, economica e sociale, e di un giornalismo preparato e consapevole del proprio ruolo nella società.

Ci deve essere quindi un forte legame tra la comunicazione efficace giornalistica e le scoperte scientifiche, per evitare casi di falso allarmismo e di fake news circolate sui social, che hanno informato e che informano ad oggi in modo distorto l’opinione pubblica.

Ci è sembrato doveroso rivolgerci ad un esperto del settore, il Dott. Marco Zanetti, con studi a Torino, Milano e Roma, che alla luce delle sue tre specializzazioni ( Biologo, Farmacista e Scienza dell’Alimentazione) e del suo ricco curriculum legato al mondo dello sport e della salute, affinchè ci chiarisca alcune domande centrali sorte in questa Kermesse del giornalismo alimentare di Torino.

Al Festival Alimentare di Torino – Dott. Zanetti – si è parlato a lungo del concetto di benessere del Pianeta Terra, prima ancora che dell’uomo nella sua centralita’.

“Per il benessere del Pianeta Terra dovremo controllare gli sprechi alimentari. Tra i paesi con maggiore inquinamento del Pianeta troviamo gli Stati Uniti e la Cina, che sono anche tra coloro che sprecano di più in termini di cibo, e si trovano in condizioni di salute pessime”.

Da una ricerca  di “Media  & Food” sull’informazione alimentare 2021 sui vari tipi di diete, è risultato che la dieta chetogenica e la dieta mediterranea,  hanno superato di gran lunga quella vegana e quella vegetariana. Lei cosa ci può aggiungere sul perchè?

“Il perchè è legato alla differenza degli approcci alimentari; La dieta vegana e quella vegetariana sono ottime diete, ma sono limitative perchè servono solo per alcune persone e non per tutti. Non credo però che la dieta chetogenica abbia superato la dieta vegetariana. Se l’ha superata, lo ha fatto temporaneamente, visto il picco di “popolarità” che sta avendo la dieta chetogenica”.

Ma Dott. Zanetti, non trova che oggi più che mai si parli solo di dieta chetogenica, e ancor più pericoloso, si parli di dieta chetogenica fai da te?

“La dieta chetogenica fai da te non esiste. Chi la segue, sbaglia. E’ una dieta terapeutica, e non funziona se fatta da soli e con gravi rischi per la salute”.

Con quale dieta allora si possono prevenire le malattie?

“Potremmo riassumere dicendo che le malattie si possono prevenire con la dieta mediterranea vera, quella originale, e non con quella trasformata in “occidente”.

Può concludere con un suo pensiero sui disturbi del comportamento alimentare, sull’anoressia nervosa, che è diventata la protagonista “sinistra” del lockdown?

“Sono i digiuni intermittenti che stanno prendendo il sopravvento nelle abitudini errate alimentari. L’anoressia nervosa è un disturbo che ha avuto nel passato momenti di picco, legati sempre alla “moda”. Il lockdown ha inciso e sta incidendo sull’equilibrio mentale delle persone in genere, e le persone fragili possono cadere più facilmente nei DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare). Soffrire di un disturbo alimentare sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali, lavorative e sociali”.

Scrivetemi a tuchiediloame@gmail.com  o contattaci in redazione al numero 348 544 0956 e saremo felici di aprire un contatto diretto o una chat fra me e voi.!!

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