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Natale Covid 2021 : quali possibili regole e protocolli da rispettare ci attendono?

Inutile dire che il livello di restrizioni al vaglio dei dirigenti sanitari direttamente in contatto con la politica nazionale dipenderà prevalentemente dall’andamento dei contagi nelle settimane dell’Avvento e dalla fascia di colore in cui saranno collocate le varie aree geografiche del Paese, ma tra governatori e amministratori locali c’è chi ha già deciso di porre alcune limitazioni giuste o meno che siano. Sarà un Natale in “zona bianca” (che è quello comunque tutti non ci auspichiamo), e quindi con le libertà individuali ridotte al minimo, o l’aumento dei contagi costringerà alcune aree a una fascia di colore con maggiori limitazioni? L’interrogativo è aperto a poco più di quindici giorni dall’inizio delle festività di fine anno. E’ al vaglio un incontro Regioni-Governo visto i dati preoccupanti, un tavolo di confronto con l’esecutivo per rivedere le regole sulla certificazione verde e per introdurre restrizioni per i non vaccinati: ecco di seguito quali potrebbero essere le regole da rispettare, segnalando che al momento i contagi sono in netto aumento (variante Omicron compresa) e che andrebbe accolto l’appello accorato del ministro Speranza ad aumentare la rincorsa ai vaccini (terza dose inclusa). Parrebbe che per i cenoni in casa non ci siano limitazioni sia che ci si trovi in zona bianca che in zona gialla. I medici consigliano di indossare la mascherina negli ambienti con molte persone, specie se ci sono soggetti fragili o anziani. Per ristoranti, teatri, cinema e discoteche vigerà una adeguata sorveglianza. In zona gialla nei ristoranti al chiuso non si potrà stare al tavolo in più di quattro (salvo che si sia conviventi), scende inoltre al 50% la capienza di teatri e cinema, e chiudono le discoteche. In zona arancione poi bar e ristoranti possono fare solo asporto. Con la risalita dei contatti alcuni sindaci pensano di cancellare le feste di piazza. Anche se è prematuro – secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – fare previsioni su divieti a Capodanno, come successo già a Trieste, dove il sindaco ha annunciato l’annullamento della festa di fine anno. Capitolo viaggi. In zona bianca ci si sposterà liberamente all’interno del Paese e servirà il Green pass per prendere l’aereo o i treni a lunga percorrenza. Se una regione dovesse passare in zona rossa o arancione, sarà necessario il Green pass anche per spostarsi in entrata e in uscita. Chi arriverà in Italia – come pure per gli italiani che tornano a casa – da
un Paese Ue dovrà avere il certificato verde, mentre dagli altri Paesi sarà necessario anche un test molecolare o antigenico negativo nelle 72 ore precedenti (da 48 ore per gli ingressi dal Regno Unito). Anche in questo caso ci saranno disparità di trattamento. Il governatore siciliano Nello Musumeci ha infatti appena varato una ulteriore stretta, che resterà in vigore fino al 31 dicembre: dovranno sottoporsi al tampone nei porti e aeroporti siciliani. L’obbligo vale per chi proviene o transita o abbia soggiornato nei 14 giorni precedenti in: Germania, Regno Unito, Usa, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia e Paesi Bassi. Per chi volesse trascorrere un Natale in spiaggia, potrà valutare le opzioni Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, come pure Sharm El Sheikh e Marsa Alam, destinazioni verso le quali sono aperti, fino a gennaio, “corridoi turistici Covid-free” che prevedono un attento screening alla partenza e al rientro. Buone nuove per gli amanti della montagna. Alcuni impianti hanno già riaperto. Il 6 novembre, ad esempio sono entrati in funzione quelli di Cervinia. Obbligatorio presentare il Green pass, salvo che per i minori di 12 anni e indossare la mascherina chirurgica o Ffp2. Il limite della capienza per le cabinovie è fissato all’80%, sulle seggiovie è al 100%. C’è preoccupazione per i dati epidemiologici in Alto Adige. La zona arancione prevede la chiusura degli impianti di risalita. Per quanto concerne lo shopping le attività commerciali rimarranno sempre aperte, con obbligo di mascherina e la precauzione del distanziamento. Per garantire spese natalizie in sicurezza, alcuni sindaci stanno rafforzando le precauzioni. Guai in vista per i tradizionali mercatini di Natale. Il sindaco di Verona ha annunciato l’obbligo della mascherina anche all’aperto e del Green pass per accedere ai
mercatini di Natale. Osservati speciali anche quelli dell’Alto Adige. “Di giorno in giorno valutiamo la situazione e l’eventuale necessità di limitare il numero di accessi oppure intraprendere altri provvedimenti”, ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher. In campo si profila anche l’ipotesi di misure più stringenti per i novax. Tuttavia, il modello austriaco e tedesco delle “2G” (geimpft o genesen), in cui solo i vaccinati o guariti possono accedere al posto di lavoro o nei locali pubblici, “non è oggetto di decisione”, come ha sottolineato il titolare della Farnesina Luigi Di Maio. Insomma ancora un Natale di stress e tensione, l’esatto contrario del clima di letizia che si vorrebbe trascorrere con i propri cari.

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