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“L’Angelo senza ombra nelle ali non ha mai visto il sole”: un Aforismana e la sua riflessione

“L’Angelo senza ombra nelle ali non ha mai visto il sole” è il mio augurio a tutti per queste nuove feste. Aforismana fattosi segnalibro, é distribuito in duemilacinquecento copie, in una città che ha scelto di parlare con gli Angeli.

È un angelo senza bandiera, perché ha un’ ala di un colore ed un’ ala di un altro, un rosa ed un azzurro, il maschile e il femminile, un incrocio. La possibilità e la potenzialità di essere quello che ci sentiamo di essere, e che può anche variare.  È un augurio che vuole mettere al centro l’Angelo, ma che riconosce nell’umanità l’ombra, ne riconosce la macchia. E in questi giorni dove vogliamo essere tutti perfetti -con una pennellata di neve a rivestire i contorni del nostro essere, dobbiamo riconoscere anche la nostra materialità, il nostro sbaglio, e la nostra possibilità di rimediare, ma anche la nostra possibilità di risbagliare. Questo mio vuole essere un augurio all’uomo, alla donna, che talvolta fa fatica, ma non per questo è meno amabile, con la possibilità di ricominciare, che deve essere compresa, deve essere garantita e deve essere aiutata. Allora sì, Buone feste!

Questa dedica, disegnata e commentata da Barbarah Gugliemana, va a coloro che, sia coinvolti sia no, si sono sentiti offesi per le cadute di stile: sì, le definisco con questa espressione ed è un eufemismo, del Governo, nel non approvare leggi che, solo, gioverebbero al Prossimo.

Siamo in un momento di elevata criticità: liberi di amare è il minimo.

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