Il punto di Virginia

ESSERE SENZA MACCHIA

Un terzo delle donne italiane sotto i 40 anni lamenta la comparsa di macchie sul proprio viso

Un terzo delle donne italiane sotto i 40 anni lamenta la comparsa di macchie sul proprio viso, definite in termine dermatologico “discromie cutanee”.  L’ eccessivo sole in giovane età e anche nel corso degli anni, lo stato di gravidanza per i “picchi ormonali” ed alcuni stati infiammatori della pelle come l’acne, riempie il nostro viso di bruttissime chiazze più scure del nostro colore naturale come una carta geografica, soprattutto su braccia, gambe e viso. Chi di noi, ad esempio, non si è trovato dopo un’estate di sole “a catinelle” al mare protagonista di un rientro in città con il viso a macchie? Non è solamente un problema estetico. La macchia dermatologica è la risposta ad un problema ormonale in corso, all’assunzione di farmaci a base di cortisone ed antibiotici durante il periodo di esposizione solare oppure delle lampade abbronzanti e a problemi dermatologici come acne o follicolite. Inoltre, il passaggio verso l’età over, per entrambi i sessi, complice l’eccessivo sole preso senza protezione e senza limite di orario e non lo ribadiamo mai abbastanza, ci fa scoprire, inorridendo, le famose macchie senili, che possono solo essere ridotte, ma non eliminate.

Il dott. Massimiliano Giuliano, Medico Estetico con studi a Torino e Milano, da molto tempo dedica formazione ed esperienza al trattamento ed alla riduzione delle macchie, sia post acne, sia post gravidanza, sia da eccessiva esposizione solare.

Dott. Giuliano, perché le macchie compaiono specialmente dopo l’estate?

“Intanto la macchia si forma per una eccessiva concentrazione di melanina che è il pigmento responsabile della colorazione discromica. Il sole, l’invecchiamento cutaneo, il fumo, i cambiamenti ormonali, l’acne, sono fattori che provocano le alterazioni cromatiche della pelle. Possiamo classificare le macchie in ipermelanosi, ipomelanosi. Le macchie scure, invece, le possiamo classificare in melasma, prevalente in persone con pelle olivastra e laloro comparsa è dovuta ad una sovra stimolazione di tipo ormonale che induce i melanociti a produrre più melanina, in macchie lentigosolari, macchie da ipercheratosi e macchie lentigoseniliche si manifestano con l’avanzare degli anni e ne notiamo la comparsa quando la protezione cutanea perde la sua forza di barriera.”

Come possiamo prevenire la formazione delle macchie prima di tutto?

“I trattamenti per eccellenza, come procedura anti-pigmentazione, nella nostra esperienza ormai ventennale, sono i peeling chimici e le terapie laser, riferendomi a quelle innovativi degli ultimi anni, che sono più indicati però per le macchie definite. Il paziente, prima di tutto, ha con me una visita approfondita, non solo dermatologica ma di indagine sul suo stile di vita, su eventuali disequilibri ormonali, farmaci usati e patologie presenti anche nella famiglia. Dopo questa approfondita analisi, passo a stabilire un percorso che, durante le varie tappe prefissate, potrebbe essere cambiato alla luce dei risultati e delle reazioni osservate. Non esistono i miracoli ma un grande impegno da entrambe le parti per arrivare a buoni risultati comprendendo uno stile di vita migliore e trattamenti domiciliari che prevedano assolutamente l’uso dello schermo solare 50 sempre anche d’inverno.”

Chiariti i fattori che lei ci ha elencato e le procedure più importanti, come dobbiamo comportarci?

“La migliore crema della cura quotidiana di ciascuno di noi è assolutamente la crema solare, con una protezione non inferiore a 50.Deve entrare nel concetto di tutti, uomini, donne, sia adulti che adolescenti, che per curare e prevenire, lo schermo solare è indispensabile da applicare prima di uscire di casa, sia che sia inverno, sia che piova, o che il cielo sia scuro o il sole splenda, oggi più che mai che i raggi solari sono più diretti. Esistono degli ottimi protocolli domiciliari a base di acidi e retinolo e degli integratori. Tutto questo è complementare e sinergico ai trattamenti medico estetici definiti dallo specialista che personalizzerà il trattamento domiciliare e di integrazione sulle esigenze del paziente e del progetto delineato.”

Virginia Sanchesi

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