Cultura e Musica

Sanremo: la top five dei possibili vincitori

Venticinque cantanti in gara, cinque grandi favoriti, un solo vincitore. Il 72° Festival di Sanremo si prepara ad eleggere per la 72° volta l’artista più bravo, la/il cantante più apprezzato/a dalla critica o la coppia di talento. E come ogni anno, iniziano a trapelare le prime indiscrezioni.  Ci sono coloro che provano ad anticipare i tempi, provando a indovinare con largo anticipo chi possa trionfare quest’anno, dando anche uno sguardo alla quote su Sanremo 2022, che indicano ad esempio le possibilità reali dei venticinque artisti in gara, rendendo più semplice capire chi possa ambire alla vittoria finale dell’Ariston. Intanto i nomi più accreditati sono già definiti. La top five comprende artisti del calibro di Mahmood & Blanco, Elisa, Emma, Achille Lauro e Sangiovanni. Mahmood & Blanco. La coppia da brividi che punta dritto al podio. Del resto, “Brividi” è anche il nome del loro brano. Mahmood ha una certa familiarità con il palco dell’Ariston: primo nel 2019. Nel suo ultimo album “Ghettolimpo canta di manga e mitologia greca, tutto mescolato in salsa pop con riferimenti giapponesi e ad antiche divinità. Assieme a Blanco, alias Riccardo Fabbriconi, irriverente e giovanissimo che flirta musicalmente con sonorità pop, punk e rock, aspira di nuovo alla gloria del primo posto. Stavolta in condominio. Dietro di loro un quartetto di artisti di sicuro blasone: Elisa, Emma, Achille Lauro e Sangiovanni. Elisa. Da un lato “Ritorno al futuro / Back to the Future”, album in italiano e in inglese pronto all’esordio proprio a febbraio 2022, dall’altro “O forse sei tu” il brano scritto con il supporto di Davide Petrella e prodotto da Andrea Rigonat. Partitura d’archi orchestrati assieme a Will Medini, che sarà anche il suo direttore d’orchestra all’Ariston. L’artista friulana è la seconda favorita per la vittoria del Festival, incalzata da due vere celebrities della canzone italiana e da un volto emergente ma assolutamente ambizioso: Emma,  Achille Lauro e Sangiovanni. Emma. Vincitrice nel 2012 ci riprova a dieci anni esatti con “Ogni volta è così”. Un brano arrangiato con grande maestria in cui Emmanuela Marrone lascia spazio a parole d’amore sofferte, sussurrate al buio della notte, arrendevoli e nostalgiche. Il pezzo di Emma sarà diretto dall’orchestra dell’Ariston guidata da Francesca Michielin. Terzo posto potenziale secondo le prime indiscrezioni, alla pari di altri due artisti che potrebbero, come lei, arrembare al primo. Achille Lauro e Sangiovanni. Achille Lauro. A Sanremo 2020 aveva già provocato il pubblico dell’Ariston con l’eccentricità dei suoi abiti color carne, con strasse e tatuaggi in vista. Quest’anno, alla sua quarta apparizione, si ripresenta al grande pubblico con un brano inedito e una nuova provocazione: “Porto al Festival una messa in scena totale”. Messaggio equivoco o equivocabile? Lauro continua sul filo della trasgressione, quasi della disobbedienza, per questo piace ai critici musicali che lo apprezzano anche e soprattutto per essere un irriverente fenomeno di costume. La sua “Domenica” è la quarta favorita tra le canzoni in gara. Ambisce al podio ma per adesso, stando alle statistiche, ne è fuori. Sangiovanni. Diciannovenne per la prima volta a Sanremo. L’ultimo della top five con ottime ambizioni di successo: quotazioni in ribasso per lui, questo significa maggiori chance di arrivare sul podio. Terzo per la precisione. Si lancia sul palco dell’Ariston con “Farfalle”. Dopo la fugace apparizione al talent di Maria de Filippi approda al Festival fresco del triplo Platino con il suo disco d’esordio e dopo una permanenza di sei settimane al numero uno in classifica con la sua “Malibù”, la più ascoltata su Spotify nel 2021.

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