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San Valentino: protettore degli epilettici e dei malati psichici

Che il 14 febbraio sia ormai considerato da tutto il mondo occidentale la festa degli innamorati è risaputo. Prima che si diffondesse la fama di protettori degli innamorati, San Valentino però era considerato protettore degli epilettici e dei malati psichici. Questa devozione era collegata al racconto della sua guarigione miracolosa del figlio di un maestro di retorica latina di nome Cratone. Il miracolato e i suoi familiari in seguito decisero di farsi battezzare, ma questo portò Valentino alla decapitazione per mano dei pagani. Questa versione è “attestata” nel Martirologio romano: “A Roma, sulla via Flaminia, il natale di San Valentino, prete e martire, il quale, glorioso per guarigioni e dottrina, fu percosso con bastoni e decapitato sotto Claudio Cesare”. Proprio per ricordare questa sua vicinanza a questa grave malattia oggi l’Italia si illumina di viola (fontane, monumenti, piazze) per celebrare la giornata internazionale dell’epilessia, una patologia che nel nostro Paese interessa 500 mila persone e ben 65 milioni nel mondo. Si cerca di sensibilizzare e sottolineare come il futuro di questa importante patologia neurologica vada costruito ogni giorno, passo dopo passo, con il supporto di tutti noi. Un gesto solidale, infatti, può diventare contagioso e fare la differenza nella vita delle tante  persone che soffrono di questa importante patologia, di cui hanno sofferto anche Napoleone, Alessandro Magno, Fëdor Dostoevskij, solo per citare alcuni nomi celebri e allo stesso tempo comuni rispetto ad una patologia che può colpire chiunque. Chi ne è affetto è spesso vittima di pregiudizi e discriminazioni a livello morale e a limitazioni in vari ambiti: scuola, lavoro, sport. L’obiettivo è quello di accendere una luce speciale contro le false convinzioni, per favorire la giusta informazione. Il viola è il colore simbolo di una duplice battaglia, contro la malattia e contro gli effetti collaterali di natura sociale, che spesso vanno combattuti insieme.Coraggio dunque :  Uscire dall’ombra e vivere con epilessia si può.

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