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LiberaMente: donna non è sinonimo di violenza

Domenica 20 Marzo, alle 14:30, un’occasione per coniugare le molteplici sfaccettature di una donna e per presentare un centro antiviolenza è la protagonista, presso lo stadio Pietro Fortunati, di Pavia.

Le parole, se usate con malizia, sono armi potenti e i giudizi uccidono, a volte, prima delle armi stesse. Se giochi a calcio, sei poco femminile, ma è anche vero che se hai gambe “femminili”, sei oggetto di interesse “fisico” e non considerano se hai anche un’ anima e un cervello. Beh, quelli possono essere considerati in un secondo momento. Se proseguo esemplificando gli stereotipi sulla figura femminile, purtroppo, mi occorrono ore, giungendo a una conclusione: per alcune menti limitate, ancora molti sono i preconcetti, nella società contemporanea.

Gli Stati Generali delle Donne, coordinati dall’attivista pavese Isa Maggi, evidenziano quanto il vocabolario stesso sia da modificare, al fine di non far esistere parole coniugate al maschile, come accade nelle professioni, che hanno una versione al maschile e non la corrispettiva, al femminile. Non aver mai considerato dettagli, come il precedente, ha consentito di credere che la donna sia un individuo inferiore rispetto all’uomo: spesso vittima di violenza fisica, ma ancor più psicologica, le è difficile sporgere denuncia, poiché anche la giustizia italiana non collabora come dovrebbe.

LiberaMente Onlus è, da trent’anni, uno spazio dedicato alle vittime, con sede a Pavia, in Corso Garibaldi 69 .

Fino a pochi anni fa se ne parlava meno era quasi un taboo, invece non vi è alcun motivo di vergogna: l’unica o le uniche persone che si devono punire sono solo coloro che commettono reati, credendoli solamente bravate o comunque accusando la parte “fragile” di averli provocati, fino alla sfinimento.

La partita che verrà giocata da due squadre femminili, la Pavia Academy e l’ Orobica Bergamo, avrà come obiettivo di comunicare i valori, che le società calcistiche conseguono e la vendita del biglietto, acquistabile presso Iper Montebello, fino alla giornata di oggi, al prezzo di 2 €, è devoluta all’associazione no profit. Il contributo di Iper Montebello finanzia una borsa di studio, che verrà consegnata a una studentessa, frequentante il Criams di Voghera, in possesso di un’ elevata media dei voti.

Andrea Di Federico, direttore del centro commerciale, che si trova in Oltrepò ed è sempre disponibile, quando si tratta di iniziative sociali, si dichiara soddisfatto per aver preso parte a questo ampio progetto, che già nobilita qualunque ente o associazione, ma il gesto è ancor più significativo, se essi sono gestiti da uomini, che hanno compreso il messaggio e lo devono divulgare ai loro simili.

Il Presidente di Pavia Academy, Giorgio Benaglia, auspica di eleggere la sua città, “capitale dello sport femminile” e aggiunge ” Fin dalla nascita della divisione femminile infatti, ci siamo fatti promotori di collaborazioni con istituzioni e realtà imprenditoriali della nostra zona per esaltare il ruolo di Pavia come centro di attenzione al mondo femminile a tutto tondo, dallo sport fino al sostegno concreto alle donne in difficoltà”.

Come redattrice, mi sento coinvolta in questa fantastica sinergia, che mi ha anche trasmesso Marisa Mulazzi, Dipendente Iper Montebello e Responsabile delle Pubbliche Relazioni di Pavia Academy, e che seguo, tifando…alla parità dei sessi.

Utopia?

Noi, donne, non ci arrendiamo e vi aspettiamo!

 

 

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