Economia

Un restyling nel capoluogo della Regione

Milano ha in serbo un grande progetto. Grande, o, meglio, “elevato”: 93 metri è l’altezza che avrà la Torre Michelangelo, a pochi passi dalla stazione Centrale, in piazza Luigi di Savoia.

L’edificio prenderà il posto dell’omonimo hotel, che offriva più di 300 camere, aperto tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Un onore recente: è stato il primo Covid hotel, ad ospitare i malati, in Europa.

L’obiettivo è riqualificare la piazza, con 900 metri quadri distribuiti tra: spazi di sosta e di relax, una riorganizzazione della viabilità, un’ampia pedonalizzazione, velostazioni intorno allo scalo ferroviario e nuove piste ciclabili che collegheranno l’area con corso Buenos Aires e piazzale Loreto.

L’intervento dovrebbe concludersi entro il 2026, anno dei giochi olimpici invernali di Milano-Cortina.

Michele Rossi, l’architetto, afferma che la torre “si specchierà nel grattacielo Pirelli guarda alla storia della città che fu, reinterpretandone il carattere e trasportandola verso ciò che verrà: una nuova Milano”.

Il suo project manager, Diego Imperiale, accenna la modifica dello skyline, con “un edificio green, in linea con gli obiettivi di economia circolare” e una nuova piazza che sarà “moderna, sostenibile e funzionale”.

L’investimento previsto è di 90 milioni di euro, mentre saranno pari a 4,2 milioni gli oneri di urbanizzazione.

 

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