Cronaca

Bressana Bottarone: invitanti locali, attenti a qualche abitante

Nella tarda serata di ieri, ore 23:45 circa, nel centro di Bressana, si è verificato un “mono-litigio”. “Mono”, perchè una parte, quella femminile, se ne è rimasta zitta, cercando di giustificare il quasi impercettibile problema che ha provocato, e, non essendo ascoltata, ha spostato il mezzo. Quale? Perché?

E se vogliamo raccontarla alla Fantozzi, leggete.

Un’automobile, tra quelle di minori dimensioni in commercio, ha occupato di qualche centrimetro un cancello, che chiude un condominio abitato. Considerata l’ora e, purtroppo, un grave problema che perseguita il paese da anni, la mancanza di parcheggi, l’automobile è stata lasciata in quella posizione, che, anche fosse servito lo spazio, non avrebbe inciso particolarmente. Nessuna delle due parti era in possesso di un camion: ergo, considerando che, nelle immediate vicinanze, era aperto un locale, l’uomo, che rientrava in quel condominio, poteva domandare se vi fosse il proprietario o la proprietaria, anche ribadire di non occupare nemmeno un millimetro di un cancello, e il o la “peccatore/peccatrice” avrebbe rimosso il veicolo, con la tanto anelata “civiltà”.

Invece?

Urla, sia arrivando al bar, sia all’interno e quando identifica che la colpevole è donna, la voce, “magicamente”, si fa severa, da “macho”,, insultando non con parole dirette, ma con sarcasmi, che offendo maggiormente la proprietaria dell’automobile.

Lo show è iniziato, siore e siori; preoccupato dal comportamento dell’individuo, il pubblico segue sia lui, che se ne va, aspettato dalla “povera” moglie (e non so quanto compatire anche lei), che invita la signora a rimuovere, quanto prima il mezzo.

Impaurita che la situazione fosse degenerata? Imbarazzata? Fa anche bene! Un marito del genere chi lo vorrebbe?!?

Una guerra in corso, due anni che poco ci hanno insegnato, crisi ovunque e dobbiamo sopportare l’ennesimo sclero maschilista?

Quale colpa abbiamo? Essere nate femmine, sì.

 

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