Il punto di Virginia

A ME GLI OCCHI

L’ipnosi nasce nel diciannovesimo secolo come un fenomeno da baraccone sulla scena di circhi e fiere con esperimenti di grande effetto da palcoscenico, portando le persone in uno stato di trance.

Quante volte nel corso della nostra vita abbiamo sentito e letto di loschi personaggi che utilizzano l’ipnosi per confondere le proprie vittime, e quante volte in televisione abbiamo assistito a esperimenti d’ ipnosi fatti da professionisti dello spettacolo?. Già a 16 anni mi interessavo di questo settore da un punto di vista medico, riconoscendo nel potere della mente la possibilità di lavorare sul proprio corpo, sulla propria anima e sui propri traumi. 

L’ipnosi nasce nel diciannovesimo secolo come un fenomeno da baraccone sulla scena di circhi e fiere con esperimenti di grande effetto da palcoscenico, portando le persone in uno stato di trance. Definiamo innanzitutto che l’ipnosi è una tecnica attraverso la quale si può indurre un soggetto ipnotizzato in uno stato psicologico profondo e di alterazione della coscienza ed è grazie al grande Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, che l’ipnosi diventa terapia. Il ricordare traumi o episodi attraverso uno stato di trance indotta, permetteva di scaricare e ripulire la psiche di tutte le emozioni connesse a questo dolore. L’ipnosi ha avuto poi tutto un suo filone distaccato dalla psicoanalisi (passando per Charles Melman, Gil Boyne, John Kappas ecc..) che si è evoluto fino ai più recenti anni. 

Già nel 2014 l’ipnosi viene ridefinita come uno straordinario metodo scientifico di terapia, ed è una procedura in cui si sperimentano cambiamenti di sensazioni, comportamenti e inducendo il rilassamento, porta alla calma e al pensiero positivo. In ultimo facciamo chiarezza: l’ipnotista è colui che insegna autoipnosi e pratica ipnosi,  l’ipnologo è colui che studia e ricerca sull’ipnosi e in ultimo l’ipnoterapeuta che è colui che applica l’ipnosi e grazie ai propri titoli e studi può farlo per terapia. Nel mio cammino di ricerca ho incontrato Martino Fiawoo, con studio a Torino, diplomato negli USA in una delle migliori scuole americane del settore, la Mark Savard International Hypnosis e che è iscritto alla NGH (National Guild of Hypnotist) la più antica e prestigiosa associazione al mondo, con il quale vorrei fare ulteriore chiarezza sulle grandi estensioni psichiche e morali di questo metodo.

Che cosa è l’ipnosi Dott. Fiawoo e cosa ci dobbiamo aspettare?

“Iniziamo subito dicendo che l’ipnosi è uno stato naturale della mente umana. Sono state date tante definizioni di ipnosi nel corso degli anni. Se vogliamo dirla in modo semplice ipnosi è quando la mente emotiva (il subconscio) lavora di più della mente logica (il conscio). Questo succede anche nella vita di tutti i giorni, quando ci emozioniamo guardando un film ad esempio…o quando guidando l’auto senza pensarci ci accorgiamo che siamo arrivati a destinazione. Vorrei subito smentire il fatto che le persone “sotto” ipnosi siano sotto il controllo dell’ipnotista. La persona in ipnosi è consapevole di ciò che accade intorno a lei ed è sempre padrona delle sue azioni e dei suoi pensieri. Per questo in realtà è sbagliato dire “sotto” ipnosi (come se si fosse “sotto” effetto di alcool), la preposizione corretta è “in” ipnosi. In ipnosi noi siamo in grado di comunicare con la mente emotiva, il subconscio, e possiamo imparare a gestirlo a nostro vantaggio. “Ipnosi” non è perdere controllo ma ACQUISIRE controllo!”

Cosa ti ha portato a scegliere questa strada?

“Sono da sempre stato attratto da tutto ciò che fosse crescita personale. Credo sia importante per ognuno di noi fare del nostro meglio per migliorarci giorno dopo giorno. Quando ero ancora adolescente incontrai un ipnotista di Torino. È stato come un fulmine a ciel sereno! Ho subito visto nell’ipnosi lo strumento che stavo cercando, e ho deciso di dedicare la mia vita a diffonderlo il più possibile in modo che anche altre persone oltre a me potessero trarne beneficio.”

L’ipnosi per le persone comuni. Chi è spinto a ricercare questo tipo di percorso?

“Chiunque voglia lavorare su se stesso e sulle proprie emozioni! Tramite questo percorso si può imparare a controllare parti della mente che prima ignoravamo. Le emozioni sono come bolle di energia, “come” si usa quell’energia è ciò che fa la differenza! Ti faccio un esempio: se una persona ha paura di parlare in pubblico non sta usando le emozioni a suo vantaggio, ma è succube della propria paura. Grazie all’ipnosi e all’autoipnosi si può imparare a veicolare questa energia negativa verso qualcosa di positivo in modo da usarla per diventare un oratore capace. Imparare a gestire la mente emotiva è una capacità che si può apprendere con lo studio e l’allenamento! Questo è ciò che insegno ai miei clienti.”

Che cos’è l’ipnosi regressiva?

“L’ipnosi regressiva è uno degli strumenti che un ipnotista dovrebbe padroneggiare. È un insieme di tecniche che consente alla persona di ridare vita a ricordi passati, in modo da vederli con occhi diversi e fare in modo che questi non condizionino negativamente il presente. È molto utile quando si deve lavorare su determinate paure. Esiste anche quella che viene chiamata “ipnosi regressiva alle vite passate”. Ma è una cosa diversa che dipende dalle credenze personali.”

In ultimo Dott. Fiawoo una domanda provocatoria: ipnosi come confine tra mente e corpo?

“La forza dell’ipnosi è che essa lavora simultaneamente su corpo e mente. Troppo spesso siamo abituati a pensare a queste due strutture come qualcosa di separato. Non è così. Esse sono interconnesse e l’ipnosi consente di lavorare con il subconscio partendo anche da un profondo rilassamento fisico! Se il corpo è rilassato allora anche la mente è rilassata. Questo presuppone che sia possibile anche lavorare sul corpo partendo dalla mente: ci sono stati infatti molti atleti famosi che hanno utilizzato l’ipnosi per migliorare le loro performance sportive, come Michael Jordan, Tiger Woods, Shaquille O ‘Neal, e tanti altri.”

Virginia Sanchesi

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