Cultura e Musica

I “Ma Noi No” a Rea: tributo da inchino!

Il tributo che può caricare di energia sia le generazioni, cresciute con I Nomadi, sia quelle nuove. I brividi, quelli che ti regalavano gli anni Settanta  Ottanta, li abbiamo percepiti tutti. Nessuno escluso.

Abbiamo già chiaccherato con Paolo Montanari e, ora, un applauso anche alle due ragzze, che hanno calcato il palco: la bassista, Elisa Minari, parte del gruppo ufficiale, nel 1992, avendo avuto l’onore di suonare, quando ancora Augusto Daolio nella sua band, con una media di 130 concerti l’anno, e una giovane cantante, Jude Menegardi, che comunica gli assoli con il corpo, “una Nannini junior”.

Un impegno organizzativo, basti osservare l’avanguardia degli strumenti e lo sfondo, con gli effetti scenici, di giorni e anche sere, considerando le elevate temperature, ma il risveglio di questi paesi è necessario: un accenno di batteria, il cui musicista è Cristian Rotondella, che se la gioca con le sognanti note di un violino, ospite d’eccezione, insieme al suo “proprietario”, il maestro Erio Reverberi, sono gli ingredienti che, aggiunti ai cori e saltelli dei partecipanti, auspicano un ben ripartenza, dopo il silenzio.

L’ intervista con la quale noi de l’ Eco abbiamo scoperto questa tribute band e un ringraziamento al loro amico, abitante nel paese che l’ha ospitata, Paolo Maggi, e alla Pro Loco di Rea:

https://www.ecodipavia.it/2021/11/24/ma-noi-no-la-tribute-band-de-i-nomadi-in-oltrepo-pavese/

Alcuni scatti e video miei e dei fans:

 

 

 

 

 

“Dio è morto” è una canzone, come le altre, da leggere e riflettere.

 

Lacrima finale sulla musica di “Io Vagabondo”.

 

 

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