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MORTA LA REGINA, VIVA IL RE!

Il regno più importante del mondo, tra mitologia e realtà

 

Probabilmente molti lettori saranno stati impressionati dai recenti funerali di Elisabetta II. Come si sarà potuto notare dalla fastosità dell’evento, 15 Km di coda lungo le rive del Tamigi, i regnanti di Gran Bretagna sono una singolarità tra tutti i monarchi. Caratteristica ben compresa dal deposto re d’Egitto Faruq I, il quale dichiarò: “Il mondo intero è in rivolta. Presto resteranno solo cinque Re: il re di picche, il re di fiori, il re di cuori, il re di quadri e il Re d’Inghilterra.”

 

Bisogna ricordare che il sovrano di Gran Bretagna, non “regna” solo sulle isole britanniche, ma sostanzialmente su una buona metà del mondo, egli è il capo del Commonwealth, organizzazione formata da 56 stati, (ex colonie britanniche), che lo riconoscono come loro capo (a volte solo formale).

 

Nella simbologia il re ha sempre rappresentato il principio patriarcale, derivante dalle antiche religioni solari. Oggi ormai molti pensano che queste caratteristiche siano solamente un retaggio del passato, anche se chi ha ben osservato i funerali avrà notato come molte persone presenti nella folla abbiano ricercato un contatto fisico con i membri della famiglia reale. Questo comportamento proviene a noi fin dal Medioevo, ben descritto dallo storico francese Marc Bloch nel suo libro i re taumaturghi. Nei tempi passati si credeva che il mero contatto fisico con un re guarisse dalle malattie, un vero e proprio potere divino.

 

I titoli del re di Gran Bretagna sono numerosi, impossibile descriverli tutti. Ci dedicheremo solamente a due di essi, i quali sono ricordati sulle monete (quelle che in lingua inglese di indicano con il termine coins, in italiano spiccioli).

Ai bordi delle monete inglesi (i pence), oltre l’effige del regnante trovate sempre quattro lettere: D. G e D.F. Queste abbreviazioni vogliono dire Deus Gratia e Difensor Fides. La prima intende richiamare l’origine divina del monarca. Da precisare che l’Inghilterra è la più antica monarchia costituzionale, pur non avendo di fatto una costituzione. 

Difensor Fides è titolo attribuito ad Enrico VIII da Papa Leone X. A seguito dello scisma della chiesa anglicana dalla chiesa cattolica il titolo è stato revocato da parte del Pontefice, ma Enrico VIII ne ha chiesto la riattribuzione al parlamento inglese.

 

Molti ritengono che la casa regnante sia di ovvia origine anglosassone. Potrebbe sorprendere come essa sia invece di origine germanica: Casato di Sassonia Coburgo -Gotha. Nome cambiato nel 1917 in Windsor nel corso della I guerra mondiale da Giorgio V, in cui l’Inghilterra combatteva contro i tedeschi. 

 

La regina di Gran Bretagna è sempre stata considerata la donna più ricca del mondo. Le classifiche di Forbes non contemplano i reali; ad ogni modo la stima del patrimonio di Elisabetta II è di $ 530 milioni di dollari, mentre quello di Elon Musk nel 2022 “solo” di $ 219 Forbes.  Considerate anche che fino al 1985, (data della scoperta del Golden Jubilee), il diamante più grande del mondo è stato il Cullinan I, presente nello scettro della regina Elisabetta II.

 

Una specie di genealogia mitologica attribuisce all’attuale re di Gran Bretagna Re Artù quale illustre antenato. Tutti sappiamo come ovviamente queste siano intriganti racconti.

Probabilmente un richiamo ad origini ancestrali, un voler rimarcare la vicinanza con la divinità può essere tra le ragioni per cui siano state “inventati” notevoli e spettacolari rituali come la celebrazione funebre di Elisabetta II. La notevole risposta dei sudditi, le dirette televisive nonstop in mondovisione, sembrano confermare come questa intuizione risulti  storicamente errata, ma mediaticamente efficace.

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