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Moviestop: quando l’energia di un locale riempie il tempo libero

Come ho concordato con Melissa, la “boss” della sala ristorante, e con Jin, il gestore sia del settore cibo sia di quello intrattenimento, spesso a gestire “bambini di ogni età”, nella frequentatissima e preziosa sala-giochi e slot machines, questo articolo è sia oggettivo, sia una specie di diario dei ricordi. Iniziamo da…quando fu inaugurata questa “panacena di tutti i mali”, ovvero quel locale gigante, caldo in inverno e rigenerante in estate, che ti accoglie, in modo sicuro, che tu sia un bambino, un adulto o un anziano.

I primi ricordi che conservo di Montebello della Battaglia, paese del Basso Oltrepò, in cui la struttura è stata innalzata dal nulla, appartengono ai primi anni Novanta: anche l’Iper stesso, era molto ridotto, rimanendo, nonostante questo, uno dei primi “supermercati”.

Il cinema, con l’ex ristorante messicano e la fedele sala-giochi, hanno iniziato la loro attività nel 2001 e ho scoperto la suggestione di un film, in un multisala, nell’agosto 2003: l’amore per i grandi schermi ha conosciuto un’espansione, quando, scherzosamente, definii questo complesso, con più opzioni di pellicola, al primo piano, e i due locali di ristoro e ludici, all’ingresso, “la mia seconda casa”. Sì, mi sentivo come in un’ampia dimora, a volte, più rilassante,a ltre più frizzante, altre, ad esempio durante i giorni delle festività natalizie, quasi affollata, ma anche questo è un ottimo segno: un locale vuoto, soprattutto nel fine settimana, e ideale anche alle famiglie, non funziona!

Dal 2017, un ragazzo, giovane quanto competente, Jin, decide di acquistare i locali di ristoro e divertimento, chiamando alcuni giovani e di età più avanzata, nell’aiutarlo a rendere più funzionale la soddisfazione dei clienti: da solo, era impensabile, anche perché essi sono separati dalla hall e dalla vecchia postazione di bar e acquisto biglietti.

Il lockdown ha reso inosservabile questo enorme edificio, spento e silenzioso come le nostre anime, che hanno colto l’occasione di rivedersi e di conoscere film, più o meno noti, e viaggiare con la fantasia, pur tra le mura dell’abitazione e ripensando alle sensazioni evocate, compiendo qualche passo, in quegli assurdi chilometri consentiti. Abbiamo vissuto una situazione, di quelle ambientate nel genere horror o fantasy. Non certamente, il fantasy delle favole: il lieto fine non sembra essersi pronunciato!

Un nuovo “comando” alla gestione e la capitana è la sorridente e multitasking Melissa: non solo nel suo reparto, ma ho anche avuto l’onore di apprezzarne le capacità narrative e l’empatia verso i bambini e le persone, in apparenza, “chiuse”, quelle che, spesso, l’apparenza inganna, poiché quando entrano in sintonia, ti offrono quella parte conosciuta a pochi, un’anima riservata che solo i coraggiosi hanno la dote esclusiva di saperla esplorare. Nella favola che lei racconta, non a caso, è una bimba che riesce a far sorridere una signora, di mezza età, che aveva dimenticato la bellezza di quello che, anche se non aveva un compagno, la vita aveva da offrirle.

Quando una persona, sia un capo, sia una cameriera, sia fosse entrambe, a seconda delle disponibilità, ha gli occhi che rassicurano il cliente, anche un aperitivo diventa un momento cordiale, in aiuto a quelle vibrazioni negative di una giornata, sia essa di studio, in attesa di un esame, sia di lavoro, nella confusione di questa esistenza, già offuscata di problemi, economici, politici e sociali.

Quando il locale ti aspetta a braccia aperte, è come sederti in compagnia o solo, in uno spazio che anche ti consente di leggerti un libro o di svolgere qualche pratica in smart working, soprattutto durante la settimana, quando, eccetto qualche festa a tema, come l’8 marzo, non è molto affollato.

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L’offerta del menù è ampia e alcune serate sono dedicate a pizze al metro, con un costo ridotto, ed è sempre possibile deliziare i palati dei bambini, con opzioni ad hoc e la possibilità di gettoni premio, che invitano piccoli e grandi a cimentarsi nelle varie sfide: a punti o anche a premi: anzi, a biglietti che sono convertibili in premi.

Non mancano le macchinette che, con una o più monete, offrono la possibilità di acciuffare il peluche gigante. Alcuni riescono: è più fortuna che strategia!

Sulla sala slot, aperta da qualche anno, non esprimo commenti, poiché non la frequento e, anche a livello psicologico, è meglio evitarla, sostituendola con un videogioco, in particolare l’amato, dal 2004, Baila.

Un aggeggio che era presente, doppio, dal 2018 fino al 2020: la poltrona reclinabile, con massaggi: un euro, circa cinque minuti. Purtroppo, l’aumento dei contagi di Covid19, ha obbligato a eliminare o isolare le aree pubbliche.

In attesa di, invece, un aumento di feste, anche private, concordando con i capi il prezzo, a seconda di vari fattori, il Moviestop, dopo il Carnevale, attende le sue “femmine”, la sera che le celebra, e non dev’essere l’unica, l’emancipazione della figura femminile.

La pagina Facebook, solare come chi la gestisce, indovinate, vi offre numerosi contenuti, che possono essere anche motivo di valutazione e decidere se è il locale che fa per voi: https://www.facebook.com/profile.php?id=100088642308184

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 4 persone e il seguente testo "MOVIE STOP 8 marzo MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA festa della donna KARAOKE CON THO MAS Dalle 20 alle 22,30 Prenotazioni tutti i giorni dalle 18,30 T.0383-271273 (ALL'INTERNO DEL CiNEMA)"

 

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