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PAPA: UN “MESTIERE” PLURIMILLENARIO

Papi, antipapi, papesse, curiosità e accenni simbolici

In questo mese ricorre il decennale dell’ascesa sul soglio Pontificio di Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco (13 marzo 2013). Intendiamo fornire alcune curiosità insieme a qualche chiave simbolica relative alla figura del Sommo Pontefice.

La parola «papa» deriva dalla lingua greca antica πάππας (pàppas), espressione familiare per “padre”. Secondo i Vangeli il primo Papa è stato l’apostolo Pietro:

« E io ti dico: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»» Matteo 16, 18-19[32]

Dalla precedente citazione potremmo attribuire al ruolo del Papa una durata bimillenaria. Forse i lettori saranno sorpresi, ma l’attuale ruolo del Pontefice romano ha un origine ancor più remota, in quanto alla sua “nascita” bisogna aggiungere almeno altri (circa) settecento anni.

Presso gli antichi romani esisteva la figura del Pontefice Massimo (Pontifex Maximus in latino), consistente nel più alto grado religioso presente nella società romana. Le origini risalgono a Numa Pompilio, legate alla costruzione del primo ponte sul fiume Tevere (pontefice vuol dire costruttore di ponti), il Pons Subilicius a valle dell’isola Tiberina. In tempi successivi la carica sarà ottenuta da Giulio Cesare, poi in modo automatico dagli imperatori romani a partire da Augusto. Nel 376 d.C l’imperatore Graziano rinuncia al titolo di Pontifex Maximus in favore del vescovo di Roma. Da allora la carica risulta essere l’unico titolo romano ancora in vigore, se consideriamo l’anno 712 a.C come inizio della carica, l’esatta durata risulta essere quindi di 2735 anni.

Vista l’origine del titolo e l’importante eredità si può capire come mai alcune città si siano (auto)dichiarate come la Terza Roma, (la legittima seconda è ovviamente Istanbul). Si pensi solo agli opposti esempi della città di New York e ancor più della città di Mosca. D’altronde il titolo di zar (seguito in genere a partire da Caterina la Grande di tutte le russie) altro non è che l’abbreviazione di Cesar (Cezar in russo).

La storia del papato è stata caratterizzata da varie scissioni, non ancora sanate, in cui i dissidi temporali si sono sommati a quelli più prettamente spirituali. Il Grande Scisma del 1054, forse è il più noto, caratterizzò la divisione tra chiesa latina (occidente) e chiesa ortodossa (oriente). Nel Medioevo il papato si è confrontato aspramente con l’impero. Da allora, a partire da Papa Innocenzo III (XII secolo) la simbologia è stata resa ancor più ricca e copiosa. Sono state introdotte l’araldica, le chiavi nell’iconologia papale, l’Anello del Pescatore, il triregno, la sedia gestatoria e l’utilizzo ufficiale dei colori bianco e rosso.

Risulta impossibile analizzare tutti i rimandi relativi agli elementi simbolici sopracitati, in breve: il colore bianco indica la purezza spirituale, (rappresentata anche nella veste del Papa), il rosso la purificazione. Le chiavi erano un’immagine attribuita al solo San Pietro, custode del Paradiso, l’inserimento nell’iconografia papale vuole indicare questa esclusività dell’eredità petrina. L’Anello del Pescatore è un sigillo, proprio del Pontefice regnante, alla sua morte l’anello viene spezzato. Il triregno è un copricapo che richiama la cifra del tre, numero della perfezione, della Trinità, rappresenta il triplice potere del pontefice Padre dei principi e dei re, Rettore del mondo, Vicario di Cristo in Terra (carica attribuita al Papa a partire dal secolo XI).

Al periodo medievale appartiene anche una singolare leggenda, quella relativa a Giovanna la papessa. A quanto pare una donna è riuscita a salire sul soglio di Pietro con il nome di Giovanni VIII. Si narra che nel corso di una solenne cerimonia la folla scoprì la vera identità del pontefice e la linciò. La carta dei tarocchi intitolata la papessa è testimone di questa credenza.

Il termine antipapa potrebbe risultare ostico. Si definisce tale un pontefice eletto in maniera non conforme al diritto canonico. Il primo antipapa compare già nel III secolo d.C, si chiamava Ippolito. In genere il periodo in cui sono stati presenti due o addirittura tre papi in contemporanea è quello definito della ” cattività Avignonese” (1309 al 1377) in cui la sede papale è stata trasferita da Roma alla città francese di Avignone.

Francesco è il 226º papa, il soglio di Pietro ha avuto 47 “stranieri” , (se vogliamo utilizzare una constatazione antistorica, considerando gli attuali confini dello stato italiano). Il Papa è il vicario di Cristo a partire dal secolo XI, è infallibile (quantomeno a livello teologico dal 1870, Concilio Vaticano I) ed è abitudine che scelga un nome spirituale a partire dal 553, in quanto Giovanni II si chiamava Mercurio. La renuntiatio muneris in italiano rinuncia all’ufficio del romano pontefice è stata effettuata da una decina di pontefici, i due più famosi sono sicuramente colui che per viltade fece il fatal rifiuto (Inferno III, vv. 58-60) ossia Celestino V il 13 dicembre1294 e il più recente Benedetto XVI in data11 febbraio 2013.

Come i lettori avranno capito è impossibile anche solo accennare alla e varie complessità presenti nella figura del Papa, mi auguro che questo articolo abbia contribuito a stimolare curiosità ed interesse, concludo augurando al papato altri tremila anni di regno.

Chi desidera porre quesiti o esprimere osservazioni può scrivere al seguente indirizzo email: liberamenteeco@gmail.com

                                                         

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