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Il vino: un vestito a regola d’arte

Questo abito, ideato ad inizio Novecento, appartiene al brand  “Sartieri 1931” e verrà ufficializzato negli anni seguenti, quando la famiglia Saviotti, proprietaria dei vigneti, deciderà quale membro potrà essere definito, nella storia, il fulcro di un’avventura, tra collina e pianura, tra paesi e l’ambita Milano.

Negli anni Venti, i due amici, Ernesto Saviotti e Paolino Saviotti, dalla mera coltivazione delle uve, ampliano la loro visione aziendale: integrano gli impianti, aumentano la produzione e allargano il commercio fuori dalla regione.
La Prima Guerra Mondiale, come in ogni famiglia e attività, non può che aver arrecato danni: un’amara soluzione, almeno nel momento di peggiore rischio, anche per la vita stessa dei due giovani, era la sospensione dell’attività vinicola.
A casa, rimane solo Severina, affettuosamente Zia Zelinda, sorella di Ernesto, con una grande abilità come sarta, che, in pochi anni, la convincerà ad aprire un proprio laboratorio. Uno dei primi esempi di empowerment femminile: che onore in un’epoca che considerava le donne abili casalinghe e madri, con poche libertà anche sulla prole!

Nel 1975 Ernesto e suo figlio Mario decidono di costruire una nuova cantina più grande ed efficiente. I lavori terminano due anni dopo, ma, nel 1979, una frana danneggia gravemente l’edificio. Nel 1980 cominciano i lavori di ricostruzione, ed Ernesto e Paolino si uniscono, non più solo dal punto di vista commerciale, ma anche famigliare, con il matrimonio dei loro figli Mario ed Enrica. Una seconda frana non offre un futuro sereno: la coppia pensa di abitare in un luogo più tranquillo, mantenendo, però, i vigneti nell’area collinare di Borgoratto Mormorolo.

Tra il Duemila e il 2010, Vitale Perucchini, zio di Enrica, ritorna in azienda, con un bagaglio molto arricchito, in ambito soprattutto vinicolo, avendo conosciuto numerose realtà a Milano e all’estero. Oggi, lo zio non può commentare con i propri occhi e la propria anima, l’elegante e raffinata struttura, che è l’ Atelier Sartieri 1931, a Casteggio, in via Milano, quasi uno scherzo del Fato, 44.

La filosofia aziendale, secondo la famiglia e raccontatami da Valerio, il più giovane imprenditore ad oggi:

I nostri vini sono curati, ricercati e calibrati nei loro elementi, creati pensando a quel completo elegante che vi accompagna nelle cene formali, a quell’accessorio eccentrico che vi distingue durante l’aperitivo con gli amici, al foulard di seta da indossare alle cene di famiglia e a quel vestito luccicante che vi rende il protagonista della festa.

I vini prodotti all’anno sono circa 140.000: al momento, l’azienda è in espansione, però ammette che, evitadno rischi, prima si focalizza sulla qualità, poi penserà ad innalzare il livello produttivo, affinchè possa anche commerciare con l’estero. Una simpatica e improvvisata collaborazione è stata effettuata con il Madagascar: in quell’isola da sogno, conoscono “Sartieri 1931”.

La competenza e la passione dei titolari, nonché dei giovani assunti, tra cui Francesco, amico e addetto all’accoglienza e al punto vendita, con la motivazione ad innovarsi e ad avvicinarsi alla clientela, in occasioni in cui il vino è strumentale enon solo fine a se stesso, non possono che essere semi che contribuiscano a far nascere una pianta dalle migliaia di rami e dalle solide radici!

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