E’ in programma per sabato 14 settembre nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, in via Strada Nuova, l’incontro con Annalisa Manstretta che recentemente ha scritto una raccolta di poesia dal titolo ” Un’area vegetale”. Parlerà di questa sua ultima opera con l’attore e regista Davide Ferrari.
L’ultima raccolta di poesie di Annalisa Manstretta, Un’aria vegetale, è ospitata nel volume collettaneo Nuovi Poeti Italiani 7 della prestigiosa collana “Collezione di poesia Einaudi”, conosciuta anche come la “bianca”, dalla particolare copertina bianca, disegnata da Bruno Munari in collaborazione con Max Huber, rimasta invariata negli anni.
La “bianca» offre periodicamente uno sguardo sulle nuove generazioni della poesia italiana. E ogni volta la scelta dei poeti antologizzati è affidata a un curatore diverso: questo è il turno di Maurizio Cucchi, una delle più affermate voci poetiche italiane e acutissimo critico. La sua scelta è stata quella di selezionare pochi autori, solo cinque e tutti nati fra il 1968 e il 1973, assegnando loro uno spazio cospicuo con sillogi di ampio respiro, che possono testimoniare la solida maturità espressiva raggiunta da questi poeti.
Annalisa Manstretta (Stradella, 1968). Tra i vincitori del Premio Montale Europa 2004 inediti, ha pubblicato le raccolte poetiche: La dolce manodopera, Moretti&Vitali, Milano (2006), Il sole visto di lato, Atì, Brescia (2012), Gli ospiti delle stagioni, Atì, Brescia (2015) e la raccolta di prose Il verde e i suoi dintorni, Atì, Brescia (2017). La nuova raccolta di poesie Un’aria vegetale è ospitata nel volume collettaneo di poesia Nuovi Poeti Italiani 7 (Einaudi, 2023) a c.d. Maurizio Cucchi.
Davide Ferrari (Pavia, 1983) lavora come attore, regista e autore. Tra le sue pubblicazioni: il poemetto Eppure c’è una meta per quel fiato di universo (Subway Edizioni, 2014), vincitore di Pop Science Poetry organizzato dal CERN di Ginevra; le sillogi Dei pensieri la condensa (Manni, 2015) e Tutte le altre rose (Effigie, 2021) scritte in dialetto pavese, con prefazione di Franco Loi.