Quante cose sono successe! Dalla guerra in Medio Oriente alla corsa alla Luna, dai cruenti e brutali attacchi di Hamas in Israele alla “feroce” punizione conseguente ad un bacio (innocente?) che ha scatenato una rivolta nel calcio spagnolo. Dall’orrendo delle armi al calpestio dei diritti delle donne( femminicidi inclusi) e del rispetto per i più deboli. Come dimenticare quel tragico 7 ottobre, in cui centinaia di uomini armati di Hamas si sono riversati oltre il confine da Gaza, dove hanno ucciso circa 1.140persone, per lo più civili, preso in ostaggio circa 250 persone nel peggior attacco della storia di Israele, che ha creato un trauma nel Paese e sbalordito il mondo intero. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso “distruzione” e ha lanciato un’incessante campagna di attacchi aerei su Gaza seguita da un’offensiva di terra che sta riducendo in macerie interi quartieri del Nord del territorio. Per timore che Hamas possa riorganizzarsi, Israele ha ripreso l’offensiva, spostando la propria attenzione al Sud di Gaza, comprese le aree precedentemente dichiarate “zone sicure”. Per non parlare del tremendo ed estenuante conflitto Russia-Ucraina che ci tocca ancor più da vicino. Sedici mesi dopo che la Russia ha invaso la confinante Ucraina, Kiev ha lanciato una controffensiva molto attesa dopo aver accumulato miliardi in potenti armi di fabbricazione occidentale ed addestrato nuove reclute. Ma l’operazione militare non sta riuscendo ad intaccare le profonde linee difensive della Russia, provocando delusione tra gli alleati di Kiev.Mentre l’inverno si avvicina e l’attenzione del mondo si concentra sulla guerra tra Israele e Hamas, l’Ucraina fatica a garantirsi ulteriori promesse di sostegno militare a lungo termine da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Anche la Terra si ribella ed il cambiamento climatico spaventa. Nelle prime ore del 6 febbraio, uno dei terremoti più letali ha raso al suolo intere città nel Sud-Est della Turchia, uccidendo più di 50 mila persone, e quasi 6 mila altre oltre confine, in Siria. Secondo il monitoraggio climatico dell’Unione Europea, il 2024 è destinato ad essere il più caldo mai registrato. La siccità aggravata dal cambiamento climatico è considerata uno dei fattori all’origine dell’incendio più mortale scoppiato negli Stati Uniti in un secolo, che ha causato la morte di almeno 115 persone sull’isola hawaiana di Maui, lo scorso agosto. Per non parlare di Valencia, a cui siamo tutti vicini. Una alluvione improvvisa ha colpito il sud-est della Spagna uccidendo centinaia di persone. Secondo gli esperti (le autorità scientifiche europee) si è trattato di un evento metereologico estremo causato per l’appunto dai cambiamenti climatici. I fenomeni straordinari sono diventati la “nuova normalità”. E dobbiamo prepararci ad affrontarli, in tutta l’Unione e con tutti gli strumenti a nostra disposizione.Di fronte a queste catastrofi soffermarci ad analizzare l’azione del governo Meloni (secondo anno) o le elezioni regionali in Liguria con la vittoria di Bucci ci pare di secondaria importanza. Non si può dire così di quanto è avvenuto negli Usa con la scalata al potere di Trump.Donald e il suo team avrebbero già preparato l’ordine esecutivo sull’abbandono dell’Accordo di Parigi, ha scritto l’agenzia Reuters citando fonti del New York Times. Secondo la stampa statunitense, l’appena rieletto presidente e la sua squadra di transizione – l’equipe ristretta di cui si è circondato in attesa dell’ingresso alla Casa Bianca – avrebbero già stilato una serie di decreti che daranno il via al nuovo corso ambientale di Washington. La decisione più clamorosa è appunto il ritiro dall’Accordo di Parigi, la principale intesa globale sul contrasto alla crisi climatica, firmata sotto l’egida delle Nazioni Unite nel 2015. Oltre all’uscita da Parigi, Trump sarebbe pronto a ridurre l’estensione di alcuni parchi naturali per lasciare spazio ad attività estrattive, interrompere la parziale pausa in vigore sull’esportazione di gas naturale liquefatto verso alcuni paesi e impedire che i singoli Stati – ad esempio, la California – possano darsi standard di riduzione delle emissioni più alti di quelli nazionali. Karoline Leavitt, portavoce ufficiale ha detto: ”I risultati delle elezioni danno al presidente un mandato per attuare le promesse fatte in campagna elettorale. E lui manterrà la parola data”. Per i primi di gennaio è previsto il passaggio di consegne e l’insediamento della nuova amministrazione. A quel punto, vedremo quante di queste decisioni diventeranno realtà. Speriamo bene per la salute del nostro Pianeta che si tratti solo di propaganda. Staremo a vedere. Nel mondo complesso in cui stiamo vivendo, si avverte un gran bisogno di una pace (come vorrebbe il grande Papa Francesco) che ci aiuti a vivere e ad affrontare le difficili lotte che ogni giorno ci attendono.
Con la speranza che la fede ci illumini e ci guidi, a nome mio e di tutta la Redazione dell’Eco di Pavia e Provincia colgo l’occasione per porgere ai nostri affezionati lettori gli auguri di Buone Feste e di un Felice 2025.
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Parola d’ ordine: lasciarsi alle spalle gli eventi che hanno segnato il 2024
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