Cultura e Musica

Michela Carazzina: una cantante, molte voci

Voghera è, spesso, “l’azienda produttrice” di numerosi giovani con talenti. In questo caso è il luogo dell’intervista, al Bar Bandirola, storico pub . Se ci legge qualche cantante e musicista, potete contattare il simpatico titolare, Francesco, che ha già alcune date fissate, però è interessato a conoscere altri artisti. Anche Michela, pur frequentando sa l’Oltrepò pavese, il tortonese e qualche serata a Milano, non conosceva questo locale e, come altri amici con lei, è stata coinvolta dall’arredo e dal mood, che offre sia lo staff sia l’ambiente, con una grande incisione nel muro: “Pink Floyd The Wall”.

La nostra conoscenza, già avviata dopo l’esibizione al Teatro Cagnoni di Godiasco, con il gruppo “Mind’s Black”, che la rende sé stessa: una voce bianca, che sognava “nera”, perché con più possibilità nel repertorio rock femminile estero, che offre sia canzoni non solo rock, però anche musica leggera, come l’interpretazione di “Luce”, con cui la cantante Elisa vinse il Festival di Sanremo 2001.

Il testo che ha risvegliato l’anima in un rock leggero, però che chiama l’attenzione, è l’inno al ruolo che svolge il popolo, in uno Stato, “People Have The Power”, della “sacerdotessa del rock”, come viene definita Patti Smith. Gli altri componenti sono: al basso, Max Damiani, alle chitarre, Andrea Pino e Roberto Tognin e, alla batteria, Angelo Raso.

Incontrare artisti locali è una soddisfazione e anche offrire loro un modo per conoscersi, esibendosi anche, perché no, insieme, e convincere autorità e locali a creare una rete che offra a tutti un feedback economico e  sociale. Le tasse, ne parleremo in un articolo sullo storico locale pavese, “Spazio Musica”, non facilitano chi vuole organizzare serate musicali. Non sempre è possibili conoscere quanto pubblico si può avere, soprattutto in stagioni come questa che è a rischi odi annullamenti, causa malattie. Nuovi locali stanno aprendo e quelli che sono aperti meritano una sinergia con altri, poiché “più si è, meglio è”: non si deve temere la concorrenza.

Ringraziamo la scelta, nel fuori programma, del direttore artistico, Alessandro Paola Schiavi, che, con il sostegno della collega e cantante milanese, Giovanna Nocetti, ha scelto Michela, con la prima band con cui si è esibita, sin dagli esordi, con il primo gruppo, “I Los Desaparecidos”, cinque anni fa, nella scuola in cui ha studiato e studia: Officine musicali Egidio e Paolo Perduca.

Michela, soprattutto nel gruppo Mind’s Black si sente più sé stessa di fronte a numerose persone, complice anche la sua professione, ovvero quella di agente immobiliare: in circa vent’anni, come si suol dire, aver a che fare con una clientela eterogenea, insegna a come approcciarsi di fronte a un pubblico, quasi spesso sconosciuto, a parte i fan.

Come già accennato, luoghi per la musica, sia come sala prove sia come palchi, sono rari, quindi, Michela è una voce anche a nome di ragazzi che ha conosciuto a scuola e che chiedono giustamente, come i loro nonni e bisnonni, perché genitori dipende l’età, il problema non è recente, “una stanza tutta per sé”, citando la celebre autrice e attivista inglese, Virginia Woolf.

La musica è Arte e, pur con libertà, sussurra a chi la produce, sia con la voce sia con artifici, di seguirne le tecniche, che si evolvono e Michela, a nome della band, non può che ringraziare i docenti che le hanno impartito: teorie, esercizi e aneddoti.

Se ama il rock, però il suo “amore da ragazzina”, quello che ti invita a seguire le sue idee, è Micheal Jackson, il Re del Pop! Questo genere musicale lo esprime nella band “Cheaky Side”, “Il lato irriverente”, che è da assemblare e aggiungere qualche “miglioria”, però gode di basi che possono renderlo un gruppo che sa coinvolgere a 360 gradi, anche con il “complemento” della voce bianca di Michela, la voce nera della pavese, Federica Sironi.

Il cosiddetto “Doctor Victor”, uno degli insegnanti nella scuola tortonese, gli definì “ un esperimento didattico riuscito”: affezionati alla loro seconda casa, I Mind’s Black si esibiscono ai saggi, uno natalizio e l’altro estivo, e si commuovono, ricordandosi loro ragazzini, quando osservano “le nuove leve”, che, con impegno, trasmettono la loro genuina energia.

Un’altra band, sì, Michela e il canto sono due sinonimi e ama anche suonare il pianoforte, che ha studiato per ben dieci anni, è la “Big Box Band”, fondata da undici elementi, in particolare dagli strumenti “ a fiato”, offrendo un genere di nicchia: il “Funky Pop”.

 

Michela e i componenti delle varie band invitano a seguirli nelle pagine Facebook, in cui avrete le date, e chiedono non solo la possibilità di farsi conoscere in palchi di locali famosi, soddisfazione che si meritano, quanto nelle sagre, e, detto anche in modo più diretto, “nella strada”, poiché è nella spontaneità di individui che camminano e rallentano o decidono una sosta, davanti a un artista, spesso sconosciuto, che intona e strimpella un testo, invece, conosciuto, con cui possono quasi azzardarsi a un confronto. Se ricevi i complimenti gratuiti, che non ha vincolo e un sorriso che viene dall’anima, ha vinto qualsiasi concorso, anche non partecipandovi!

 

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