Insomma, dove ‘sta scritto che un giornalista debba essere perfetto in tutto e per tutto, composto, elegante ed infallibile?
Sono un giornalista certo, ma sono anche un sognatore eterno, un diffusore, a tempi alterni, di luce e positività ma, soprattutto, non mi prenderò mai sul serio. Mi spiace per chi lo fa, non sa cosa si perde… il meglio della vita!
Detto ciò, nella mia vita non possono mancare Madonna, Sophia Loren, Vasco Rossi, Oriana Fallaci, Dynasty e Dallas, Mastroianni, Loretta Goggi, Sandra e Raimondo, la Carrà, Giovanna, Mahmood, Milva, Sant’Espedito, Fellini e… Brooke Logan. Cavolo, avrò dimenticato qualcuno?
Il motto è di una persona che ha regalato energia, con sorrisi, luccichii e coreografie, dagli anni Sessanta al 2021, quando se ne è andata, Raffaella Carrà: «Se per caso cadesse il mondo, io mi sposto un po’ più in là, sono un cuore vagabondo che di regole non ne ha.» ”
Chi è questo “personaggio dell’Oltrepò” multitasking e “multigeneroso”?
Alessandro Paola Schiavi è un giornalista nato a Voghera nel 1993. Iscritto all’ordine dei pubblicisti dal 2023, vanta in realtà una lunga carriera decennale come collaboratore di testate locali e nazionali .
Vincitore di premi nazionali ed internazionali, come il premio Letterario di Spoleto e una benemerenza ricevuta dall’Università degli Studi di Pavia, ha pubblicato due libri di cui uno di poesie. Già altre sue poesie sono state premiate in passato e pubblicate in antologie letterarie come ”L’Enciclopedia dei Poeti Contemporanei”.
La scrittura in realtà lo ha sempre accompagnato e così, nel 2014, inizia a collaborare con testate gratuite, pubblicate a livello locale e in cartaceo, parlando della sua più grande passione: il mondo dello spettacolo. Alessandro non chiede di primeggiare nello star system: ama i programmi amarcord, dal cinema alla televisione, dagli attori ai cantanti, e il sogno diventa realtà, quando intervista la cantante milanese, nota nel secolo scorso e in questo come ospite a Tv2000, Giovanna Nocetti. Il loro rapporto è quasi in simbiosi: egli la vede come una madre e lei come un figlio. Alessandro si è impegnato, però: nulla gli è stato “offerto”, se non il dono della fantasia!
In pochi anni diventa regista, dirigendo lo spettacolo ”Giovanna si racconta”, ”Noche de Tango” e ”Gabriella Ferri… Io ti canto”, spettacoli con protagonista la cantante, che prima di tutti, lo ha spronato nell’essere poliedrico, come è lei stessa.
Collaborando con la web tv “Pavia Uno Tv”, nata nel 2020, conduce la rubrica da lui ideata “Spettacolare”, settimanale di cultura e spettacolo e consegue il patentino da giornalista pubblicista. Intervista artisti di qualsiasi generazione: Mogol, Elisabetta Viviani, Pino D’Angiò, Wilma De Angelis, Sante Palumbo, Tiziana Rivale, Manuela Villa e molti altri.
Nel 2022 pubblica anche il suo primo libro, “Jolly & Jolly Blue – C’era una volta la sala giochi”, un viaggio amarcord verso le sale giochi simbolo anni ’80 e ’90. Nello stesso anno presenta la rubrica “Sanremo Story” su SuperNovaTv.
Lo scorso settembre, pubblica la sua prima antologia di poesie dal titolo ”Gocce di Metamorfosi”, edita da Kikko Milano, Giovanna Nocetti e Amelia Gianni Editore.
Ora, è press manager della casa discografica ”Kicco Music Milano” e Direttore artistico del ”Teatro Cagnoni” di Godiasco.
Professionista e anche volontario, nell’associazione ”V.O.S. – Voghera Oltrepò Solidale”, impegnata nell’aiuto del sostegno delle famiglie indigenti locali pavesi, mentre, da dieci anni, è volontario attivo e donatore presso le associazioni nazionali AVIS e ADMO.
Se avete qualche inghippo stradale, Alessandro sa essere rapido e fidato nella Protezione Civile di Godiasco!
Mi è sembrato corretto prima di illustrare la tua prima antologia di versi, far conoscere la tua “anima”, le cui nuances sono contenute in ogni testo.
In cosa consiste la “metamorfosi”?
La rivoluzione che è avvenuta in me, quando ho sentito “mia” la delusione, confessatami da un amico su una sua relazione amorosa consolidata: non l’infatuazione di una coppia adolescente. “Gocce” sono le mie poesie, che mi appaiono, le “dipingo” con qualche aggiunta e piovono, come uno sfogo, sia su quaderni sia sullo schermo di un block-notes elettronico.
Le poesie non sono state redatte per diventare oggetto di pubblicazione: riflessioni, domande e qualche “monito” a se stesso, quando si sentiva più fragile: fu nello scorso anno, che, rileggendole, gli sembravano potessero suscitare qualche emozione anche a un pubblico che non lo conosce.
Vuoi offrire qualche consiglio per coloro che vogliono misurarsi con l’editoria, in particolare racconti e poesie?
Mettevi in guardia dall’editorie che vi vuole pubblicare e vendere con un costo elevato, che dovrete sostenere voi: l’artista NON paga la propria opera intellettuale! Non importa quanto si sia famosi: anche una casa editrice “minuscola” è un ingresso nel mercato, sempre più concorrenziale, se si confronta quanto materiale viene pubblicato da Amazon. Un editorie impegna tempo per leggerti, leggere il testo e discuterne se e come lo pubblica e come valorizzarlo!