Due Chiacchiere con l' Arte

Antonio Patti , POETA

 

INTERVISTA ALL AUTORE

 

Come nasce la sua poesia?

Vuoi la mia poesia nasce quasi sempre per istinto, frutto di una particolare ispirazione; a volte mi è anche successo di scrivere delle poesie dedicate ha qualcuno, a qualche evento, o episodio di cronaca.

 Come si sceglie un titolo per un libro? Come lei ha scelto il suo?

Il titolo per un libro ha una genesi che cambia da libro a libro. Mostri e poesie è il titolo della prima poesia che ho scritto per questa silloge. Inizialmente era la prima poesia del libro . In fase di editing ho rivalutato il senso del testo di quelle frasi e l’ho spostata alla prima pagina. È diventato quasi un monito per il lettore . Per capire bisognerebbe chiaramente leggerla.

 Che argomenti le piace trattare nelle sue poesie e perché?

Non ci sono delle tematiche che amo trattare più di altre anche se inevitabilmente finisco per trattare alcuni argomenti più di altri , in particolare l’amore, le dinamiche delle relazioni e della società, la solitudine.

 Una poesia di denuncia, una verità dell’anima, una cura? come definirebbe la sua?

Ho scritto poesie di denuncia, ho scritto poesie che leggono la mia anima ma che indagano anche quella degli altri. Alcune poesie vogliono essere una cura virgola e spesso ci riescono. La verità, però, e che questi sono effetti consequenziali , non direttamente voluti, proprio perché, come già detto, tutto nasce dall’istinto e dall’ispirazione.

 Perché scrivere poesie nel 2025?

Questa è una domanda troppo strana. Mi viene da rispondere con altre domande. Perché fidarsi ancora delle persone nel 2025? Perché amare ancora i propri figli incondizionatamente nel 2025? Perché svolgere un lavoro che si ama nel 2025? Perché curare una pianta nel 2025? Il nuovo governo ha proibito di scrivere le poesie nel 2025? Se è così allora smetto.

 Siamo in un mondo social pieno di pagine e messaggi poetici allora ma c’è davvero così tanta poesia nelle nostre vite?

È vero i social sono pieni di tante pagine, gruppi che si occupano di poesia e letteratura. Ma se provassimo a contarle e confrontarle con quelle che si occupano di altri argomenti ci troveremo di fronte a un rapporto sbilanciatissimo. Nel tempo è cambiata solo una cosa. Prima dei social chi scriveva una poesia la lasciava nel suo diario. Oggi, chiunque, può condividere le proprie parole con il mondo intero. A volte, ci si espone alla gogna mediatica, altre volte, fortunatamente si scoprono poesie bellissime. Nelle nostre vite la poesia manca del tutto. Abbiamo perso la lentezza, la meditazione diretta attraverso gli occhi del cuore. Oggi la gentilezza è solo una forma di debolezza, la poesia una mosca fastidiosa da mandare via. Questa è la nostra società.

 Il poeta, una figura contraddittoria, ribelle, sopra le righe. Ma anche discusso, distruttivo, tormentato… lei come si definisce?

Questa è una domanda complessa, che lascia spazio a una risposta altrettanto lunga e complessa, o forse sarò io a essere complesso e dalle mille sfaccettature. Io sono un poeta part-time, senza orari fissi, a volte in malattia, altre in straordinario. Sono ribelle, perché non mi accontento di quello che vedo e dei limiti imposti. Sono discusso e mi metto continuamente in discussione, a rischio di risultare poi contraddittorio e sopra le righe quando mi esalto davanti ad argomenti che mi stuzzicano particolarmente. E non posso negare di essere continuamente tormentato da mostri che, fortunatamente, riesco a traslare nelle mie poesie e nella prosa.

 Il suo poeta preferito è.. Perché?

Non ho un poeta preferito, ma ho amato alcuni poeti al di sopra di tutti in periodi diversi. Ho letto con enorme empatia Leopardi, mi sono esaltato con Saba, divertito con Bukowski. Mi sono sentito umano e disumano contemporaneamente con Caproni. Ho pianto con la Merini, ho adorato Shakespeare, e ho amato i versi di Neruda. E ci sono stati momenti in cui Antonio patti è stato il mio poeta preferito, quando leggevo quelle poesie che non ricordavo di avere scritto, cioè quelle poesie, scritte talmente in fretta e passate dal cuore alla carta senza avere il tempo di ragionarci sopra. Ecco, quando poi le rileggo dico “chi ha scritto queste poesie è un vero poeta”.

 Dove possiamo trovare il libro?

Il libro” Mostri e poesie” pubblicato da 4 punte edizioni, per la collana gli angoli, è acquistabile in tutti gli store online (Amazon, Feltrinelli, Libraccio, Mondadori, IBS, solo per citare i più importanti e affidabili), nonché ordinabili in tutte le librerie.

 

DI Manuela Montemezzani

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