Due Chiacchiere con l' Arte

Isabella Lanzafame , SCRITTRICE

Sinossi

Chiunque nella vita ha compiuto almeno un viaggio. Ma il Viaggio, quello vero, qual è? È quello latente, che a volte potrebbe rimanere sopito per una vita, sepolto sotto uno strato di altre cose. È quello che riserva incognite, sfide da affrontare, dove non tutto sia prestabilito…  ma alla fine ti porta a cambiare qualcosa di te e ti rimane dentro per sempre. Talvolta vediamo le nostre condizioni,  frenate da una serie di circostanze, ma, cambiando radicalmente la nostra ottica, si può scoprire che ciò che appare come un ostacolo o una barriera, in realtà può divenire una risorsa enorme per andare avanti e perseguire comunque i propri sogni. In “Catturando raggi di vento e soffi di sole” io e mio figlio lo facciamo, probabilmente non in maniera convenzionale, senza reale cognizione dei nostri limiti, perché non ce li poniamo e andiamo… da Venezia fino a Grado, remando lentamente su di una piccola imbarcazione, tipica lagunare, dove trascorreremo tredici giorni, mentre tutto il mondo attorno a noi corre via veloce. Solo così potremo scoprire quanto di meraviglioso possa offrire la Litoranea: la rete fluviale che collega le due città.

BIOGRAFIA

Originaria di Mestre, in provincia di Venezia, sono partita via in giovane età, per svolgere i più svariati lavori all’estero, spinta dal desiderio di conoscere nuove culture e realtà, nonché dalla voglia di affermarmi autonomamente. Ritornata dopo alcuni anni, il vincolo con il mio territorio, si è andato sempre più rafforzando, grazie alla pratica della vela al terzo e della voga, che mi hanno consentito di conoscerlo e di amarlo in maniera profonda.  Nella vita di tutti i giorni sono la mamma di un ragazzo speciale e una maestra elementare. Grazie a ciò, posso coltivare la curiosità verso le cose, l’umiltà nel volerle imparare, osservandole con occhi fanciulleschi, tentando a mia volta, sempre di evolvere. A novembre è stato pubblicato il mio primo libro edito con Infinito Edizioni, mentre un secondo uscirà verso autunno del prossimo anno, sempre con la stessa casa editrice.

“Catturando raggi di vento e soffi di sole” ha ricevuto una Menzione d’Onore al Premio Letterario Lagunando 2024 di Cavallino Treporti, quando ancora era inedito, e sempre da inedito ha conseguito il terzo posto al Concorso Lilly Brogi La Pergola Arte di Firenze.

Da edito  ha ottenuto il secondo posto nel concorso La locanda del Doge di Rovigo.

Alcuni racconti scritti in precedenza, invece risultano pubblicati in due differenti raccolte antologiche (Historical e Unicorn) dopo essere risultati tra i finalisti vincitori di due premi letterari. Per motivi di tempistiche editoriali, non potranno uscire prima di metà del 2026.

INTERVISTA ALL’ AUTRICE

Grazie a lei

 Perché ha deciso di scrivere questo viaggio ma soprattutto perché ha deciso di pubblicare questo libro?

Ho deciso di realizzare questo libro perché dopo aver a lungo scritto racconti fantastici, sentivo il bisogno di far sì che quanto ci fosse accaduto non rimanesse fine a noi stessi e potesse trovare una elaborazione, che in realtà sono molte prospettive differenti. Dipende dalla chiave di lettura che possiede chi legge.
La decisione di pubblicarlo è derivata da una sfida fatta con me stessa, dal mio bisogno di mettere alla prova quanto scritto, sottoponendolo al giudizio imparziale di giurie di alcuni concorsi letterari. Non volevo essere giudicata da amici o persone “di parte”. Fortunatamente sono andati bene. Da uno di questi poco dopo mi è arrivata una proposta editoriale, solo che era a pagamento. Così ho voluto cimentarmi con una prova successiva. Capire se per pubblicare bisogna scendere a compromessi o se sia possibile farlo anche senza spendere del denaro. Nel primo caso chiunque investa economicamente e produca qualcosa di più o meno discreto può forgiarsi del titolo di “scrittore”. Diciamo che le cose mi sono andate bene, perché dopo alcuni invii ad alcune case editrici, mi sono arrivati contratti scevri da vincoli di acquisto di libri, o di clausole simili.
Ho accettato con Infinito Edizioni, anche se più che una pubblicazione, cercavo appunto una conferma sulla qualità del mio lavoro e di fare più che altro un esperimento sociale in questo articolato mondo della scrittura.
Mi reputo più un’autrice che una scrittrice. Penso che la differenza tra le due cose sia abissale, per il lungo percorso che la seconda definizione comporta e che credo, siano solo i lettori a poter conferire.

Ci parli di cosa parla il libro?

Il libro racconta in parte di un viaggio che io e mio figlio abbiamo intrapreso da soli, vogando, percorrendo luoghi che non conoscevamo e vivendo per tredici giorni a bordo di una piccola imbarcazione tipica della laguna veneziana. Ma non narra solo questo. Pur essendo un romanzo breve, chi ama Venezia, troverà all’interno di esso il mondo della sua antica tradizione nautica, sconosciuta ai più. Chi ama l’ambiente scoprirà i dettagli di ambienti naturali e di percorsi poco frequentati. Chi ama l’avventura sarà incuriosito da quello che combiniamo e che ci accade e verrà condotto a leggere fino alla fine in breve tempo. Chi è un sognatore in certi momenti sarà dolcemente accompagnato sulla soglia di una dimensione onirica. E chi soffre o convive con la condizione della disabilità, scoprirà che è un punto di forza per affrontare la propria realtà, qualunque essa sia. Nonostante i diversi livelli di interpretazione, il linguaggio che ho adottato è semplice e fluido.

Viaggiare una dinamica che spesso aiuta la scrittura a nascere, cosa ha voluto evidenziare del suo viaggio e perché?

Ho voluto evidenziare come si possa in qualche modo trovare una risposta alle condizioni più dure che ci possono accadere e quanto di bello possa essere a portata di mano, talvolta proprio sotto ai nostri occhi. Basta aprirli per davvero: anche la cosa apparentemente più semplice, diventerà incredibilmente meravigliosa.

 Un rapporto madre figlio nella dinamica del libro, quanto secondo lei oggi è importante coinvolgere i ragazzi nella scrittura?

Penso che sia un dovere di noi adulti far accostare i giovani alla lettura e alla scrittura. Questa generazione è fortunatissima per i mezzi e per le opportunità dei quali può disporre e che fino a qualche anno fa erano impensabili. Ma senza questi due indispensabili strumenti di formazione e di crescita intellettuale, rischia di smarrirsi.

Cosa secondo lei, rimane nelle persone dopo che hanno letto libro?

Qualcuno mi ha riferito la voglia di rileggerlo. Altri, dopo averlo ultimato, mi hanno detto di averlo prestato a conoscenti perché lo leggessero a loro volta. La cosa mi riempie di felicità. Significa che a ciascuno uno dei contenuti che ho cercato di trasmettere, è andato a segno, il quale… Differisce da persona a persona.

Progetti futuri?

In autunno uscirà il mio secondo libro “Gente di Laguna”… Il titolo dice molto, quindi per ora non svelo altro.
Seguirà la pubblicazione dei racconti con i quali ho esordito nel mondo della scrittura e che motivi di tempistiche editoriali non possono essere pubblicati attualmente

 Dove troviamo il libro?

In tutte le principali librerie. In caso, se non presente, basta ordinarlo. Oppure in tutte le piattaforme online, da Amazon a Ibs, a Mondadori, ecc. Digitando il titolo del libro: “Catturando raggi di vento e soffi di” escono immediatamente tutti gli stores, in modo da poter scegliere quello con il quale ci si trova meglio.

 

Di Manuela Montemezzani

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