Il Carnevale è una festa che ha radici antiche e una storia affascinante che si sviluppa attraverso i secoli fino ad arrivare ai giorni nostri. Ha origini che risalgono alle festività pagane dell’antica Roma, in particolare ai Saturnali e ai Lupercali. Durante questi festeggiamenti, che si tenevano a febbraio, le gerarchie sociali venivano temporaneamente sovvertite, gli schiavi potevano comportarsi da padroni e tutti si abbandonavano a festeggiamenti sfrenati e mascheramenti. Con l’avvento del Cristianesimo, il Carnevale assunse un significato diverso, diventando il periodo di festeggiamenti che precede la Quaresima, un periodo di 40 giorni di digiuno e penitenza. La parola “Carnevale” deriva dal latino “carnem levare”, che significa “togliere la carne”, indicando l’ultima festa prima del digiuno quaresimale. Il Carnevale è oggi celebrato in molte parti del mondo con sfilate, balli, spettacoli e, soprattutto, con l’uso di maschere e costumi. Ogni città e paese ha le sue tradizioni e usanze particolari. Ed ecco alcuni dettagli simpatici su usi e costumi. Il Carnevale di Venezia è famoso per le sue maschere elaborate e i costumi riccamente decorati. Le maschere veneziane, come la Bauta, la Moretta e il Medico della Peste, hanno radici storiche e rappresentano personaggi tipici della Commedia dell’Arte. Il Carnevale di Viareggio è noto per i suoi giganteschi carri allegorici di cartapesta che sfilano lungo la passeggiata a mare. Questi carri spesso rappresentano caricature satiriche di personaggi pubblici e politici. A Ivrea, il Carnevale è famoso per la Battaglia delle Arance, in cui i partecipanti si dividono in squadre e si lanciano arance, rievocando una ribellione medievale. Il Carnevale di Rio de Janeiro è uno dei più famosi al mondo, con le sue spettacolari sfilate di samba che coinvolgono migliaia di ballerini e musicisti. Le scuole di samba competono per la vittoria con coreografie, costumi e carri impressionanti.
