SETTEMBRE AVEC PLAISIR
Presentazione
Questo libro parla di una donna da sempre precisa, ordinata, educata ed irreprensibile, sotto tutto i punti vista, dal lavoro alla vita famigliare, anche troppo. Emma ha un profilo facebook ed instagram, per seguire amici ed ex colleghi.
Una vita che sembra perfetta finché non accetta l’amicizia da parte di uno sconosciuto.
La storia puo’ sembrare banale, ma evidenzia la solitudine che si è creata nella nostra società nonostante il benessere, il progresso, l’apertura, la libertà dei costumi.
La mancanza di valori, di amicizie vere, di dialogo, di uno sguardo amico anche appassionato, ha fatto in modo che il mondo virtuale prendesse il sopravvento.
I social hanno amplificato questo vuoto. Tutti siamo fatti per amare e le donne, più sensibili rispetto agli uomini e sempre pronte ad aiutare, sono vittime predestinate a cadere in queste trappole amorose.
Dall’altra parte c’è sempre un uomo gentile, elegante nei modi, che ti fa sentire desiderata, che riesce ad ottenere la tua fiducia, la tua amicizia e che spesso si rivela un truffatore.
Questa società aperta sul mondo, in realtà, ci ha chiuso in noi stessi, ci ha ingabbiati in un’identità di rapporti superficiali.
C’è da chiedersi se siamo siamo stati educati ad affrontare questo mondo virtuale.
INTERVISTA ALL’ AUTRICE
Ci parli di come nasce questo libro?
Il libro nasce a settembre di tre anni fa, dopo aver letto un articolo di giornale che trattava le
truffe amorose. Nel giro di qualche di qualche giorno, in televisione hanno trasmesso un
servizio su questo argomento intervistando cinque donne vittime di queste truffe. Solo una di
queste si è presenta a volto scoperto, le altre sono rimaste di spalle tutto il tempo. Sono
rimasta molto colpita dalla storia di ognuna di loro, tutte diverse, ma con lo stesso triste
finale: sedotte, abbandonate, alcune anche ricattate e truffate e con conseguenze dolorose
nella vita reale.
È iniziato così, mettendomi nei panni di una donna che accetta l’amicizia di un uomo francese
insistente e simpatico che le propone “un corso di lingua”.
Un libro che rispecchia molto i giorni attuali, perché ha voluto evidenziare questa storia?
Ho voluto evidenziare questa storia perché tutti possono essere vittime di queste truffe,
donne e anche uomini, non c’è un identikit di persona che può essere coinvolta più di
un’altra. Porto in esempio l’intervista di cui parlavo prima.
Le donne intervistate erano di diverse età, piacevoli ed istruite. La donna a volto scoperto,
sopra ai cinquant’anni, laureata, con un lavoro di tutto prestigio, si è raccontata con estrema
franchezza e lucidità. Ha accettato l’amicizia di un uomo, ingegnere, in questo caso italiano,
che lavorava in un impianto petrolifero in un pericoloso paese africano, dove puoi uscire solo
scortato. L’amicizia è iniziata per gradi, in modo educato ma sempre più coinvolgente e dopo
parecchi mesi si sono dichiarati innamorati. A seguire sono iniziate le richieste di soldi. La
donna per niente sprovveduta o ingenua controllava tutto quello che lui affermava e cioè gli
avvenimenti che accadevano e che non davano a lui la possibilità di andare in banca per
operazioni – se non ricordo male- legate all’acquisto di una casa. Dopo circa un anno e mezzo
la donna gli aveva versato 160.000 euro. (Altre donne avevano sborsato addirittura di più.) Lui
naturalmente, raggiunto lo scopo, è sparito. Lei ha ammesso che l’aspetto più sconvolgente di
questa esperienza è che la prima sensazione che ha provato è stato il dolore di aver perso la
persona amata. La delusione, il tradimento, passavano in second’ordine. Poi naturalmente è
subentrata la rabbia, la voglia di giustizia, ecc.
Una donna sensibile che crede all’amore, un mondo fatto di schermi freddi, come mai secondo lei molte persone diventano vittime di questo sistema malato?
Concordo con lei che il nostro mondo è fatto di schemi freddi, ma la ricerca dell’amore fa
parte del nostro essere, ecco perché tutti siamo potenziali vittime. Proprio ieri sera al
telegiornale delle 20.00, parlando di San Remo, hanno confermato che la parola più utilizzata
all’interno delle canzoni è “amore”.
Io seguo diversi gruppi letterari in Facebook e quello che noto è che tutti scrivono di amore,
di rimpianto, di bellezza, di speranza. Noi siamo nati per dare e ricevere amore e alcune
persone in un momento di debolezza si abbandonano a quello che fino a quel momento era
solo un’illusione.
I social e la cultura?
Il quotidiano è costretto da ritmi necessari, non ci permette di sognare. I momenti di
comunicazioni sono sempre meno, come pure le amicizie vere. Le coppie sono sempre più
stressate in una società che pretende sempre di più. Il virtuale diventa un momento
sostitutivo. A qualcuno basta solo un buongiorno e una tazzina di caffè per sentirsi meglio e
abbandonare la solitudine. I social per molte persone, anzi azzardo a dire quasi per tutti e di
tutte le generazioni, sono diventati normali momenti di incontro e di confronto. Decidi tu
quando e come e se non ti piace chiudi. La cultura della comunicazione di una volta non
esiste più. Nessuno più scrive una lettera, invia una cartolina e le telefonate sono sempre più
sostituite dai messaggi.
Non c’è una categoria di persone più di un’altra che può cadere in questo inganno e non è
assolutamente legata al livello di istruzione.
Le truffe amorose, bancarie ecc sono sempre all’ordine del giorno, secondo lei come si possono evitare?
Difficile dire come evitare le truffe in genere. I sistemi utilizzati sono sempre più credibili e
sofisticati. Sicuramente non dare mai i nostri estremi e dati bancari a nessuno e soprattutto al
telefono. Mai procedere a versare dei soldi a qualcuno senza avere la certezza che state
facendo la cosa giusta e mai fare bonifici sotto pressione perché al telefono qualcuno ti ha
detto che devi aiutare tuo figlio, nipote, ecc. E MAI CEDERE AI RICATTI.
Progetti futuri
Progetti per il futuro? Spero di continuare a scrivere.
Sto partecipando a dei concorsi con la mia prima silloge di poesie dal titolo “Emozioni in
schegge”.
Vorrei riprendere in mano i libretti per bambini “Le Avventure di Gin e Zola” e continuare la
serie.
Ma la cosa che mi emoziona di più è che in questi giorni ho terminato di scrivere il mio
secondo libro e vorrei accompagnarlo con un mio spartito di pianoforte, con lo stesso titolo,
come ho fatto per il primo.
Dove possiamo trovare il libro?
Il mio libro è reperibile in Amazon, IBS, Feltrinelli, Mondadori Store, Hoepli, Unilibro e
acquistabile su prenotazione in tutte le librerie.
Di Manuela Montemezzani