Sport

Il Centro arti marziali Pavia ripropone il progetto: ” A scuola di Taekwondo

Per il secondo anno consecutivo si svolge all'Istituto Canossiane

A scuola di Taekwondo è  un progetto promosso dalla Federazione italiana taekwondo e  da Sport e Salute. A Pavia il progetto è portato avanti dalla Asd Centro arti marziali  Pavia per il secondo anno consecutivo all’ Istituto Maddalena di Canossa. Il progetto “A Scuola di Taekwondo” nasce in questo contesto storico-culturale e mira a promuovere lo sport, in particolare il Taekwondo, all’interno del programma scolastico, sostenendo i giovani nella fase di avvicinamento alla pratica sportiva e affrontando con loro il rischio di abbandono attraverso l’elaborazione di un programma sportivo specifico, arricchito da consigli nutrizionali, psicologici e biomeccanici. Per raggiungere questo scopo, insegnanti scolastici, tecnici sportivi, genitori e autorità locali saranno incoraggiati a condividere e ampliare le loro competenze e conoscenze su come sviluppare le abilità fisiche, mentali e sociali dei ragazzi attraverso la pratica sportiva. Lo Sport, e il Taekwondo in particolare, è il veicolo attraverso cui ogni individuo può avere pari opportunità, indipendentemente da sesso, età, razza, religione ed estrazione sociale. “A Scuola di Taekwondo” mira a trasformare l’ambiente in cui i giovani vivono e trascorrono la maggior parte del loro tempo, da statico ad attivo, ricreativo e adatto ad intensificare la coscienza di sé e del proprio corpo. Vuole altresì essere uno strumento formativo ed educativo che mira ad anticipare i mutamenti sociali praticando e promuovendo l’inclusione. In questa prospettiva, il coinvolgimento di studenti con disabilità, sia fisiche che mentali, è fortemente incentivato anche grazie all’esistenza del Para Taekwondo (disciplina peraltro Paralimpica), ossia l’adattamento del Taekwondo per persone con disabilità. Questa ramificazione può a sua volta essere espletata, a seconda del livello e della tipologia di disabilità,
attraverso il combattimento o attraverso i “Poomsae”, ossia movimenti prestabiliti di attacco e di difesa portati
contro uno o più avversari immaginari. L’allenamento congiunto crea importanti occasioni di incontro e
socializzazione tra studenti disabili e studenti normodotati, le quali agiscono come strumento di prevenzione
della discriminazione e diincentivazione all’inclusione e alla collaborazione reciproca.

Lascia un commento