Il Festival di Sanremo è per me un sinonimo di un Paese, variegato, quanto unito, non con un’identità che merita, però anche questo, con il nuovo Millennio e la “globalizzazione”; può essere una marca in più verso il progresso. Quale, però, progresso? Non certo gli estremisti, maschi e femmine, non importa, che salgono, anzi “li fanno salire”, sul palco più ambito d’Italia: conquistarsi la scena del Teatro Ariston.
Le critiche erano già incalcolabili quando è stata ufficializzata la lista dei partecipanti: qualcuno ha anche avuto la faccia tosta di considerare “eccessivi” Marcella Bella e Massimo Ranieri. Sì, eccessivi, non per l’età, quanto per la competenza e il talento di molti artisti. Questa non è un’offesa: molti rapper possono anche germogliare, però già il contesto non si addice alla kermesse che, annualmente, dal 1951, rapisce occhi e orecchie di milioni di italiani. Non crediamo agli outsider che negano di vedere il Festival: anche perché, e questo è il vantaggio di una gara con più generi, anche i più giovani avevano le loro crush a portata di “click”!
Ascolto la classifica, prima del verdetto: già la classifica stessa con l’apertura dell’ultima arrivata era già “un programma”: Marcella Bella, di cui, e non ho ben compreso le motivazioni, ci si chiedeva perché la sua canzone, adatta alla Berté, che considero un “colosso” nello scenario musicale femminile, le fosse stata assegnata: semplice, citando uno dei suoi testi celebri, perché la “pazza” Lory non era in gara!
Un’altra canzone non compresa, però già tormentone è “Cuoricini”; l’apparenza inganna e non fatevi ingannare da un titolo “infantile”.
Molti giovani artisti, ad esempio Lucio Corsi, avranno molto talento da esercitare impiegare nel loro “universo”, la musica!
La classifica:
- Olly – Balorda nostalgia
- Lucio Corsi – Volevo essere un duro
- Brunori Sas – L’albero delle noci
- Fedez – Battito
- Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
- Giorgia – La cura per me
- Achille Lauro – Incoscienti giovani
- Francesco Gabbani – Viva la vita
- Irama – Lentamente
- Coma_Cose – Cuoricini
- Bresh – La tana del granchio
- Elodie – Dimenticarsi alle 7
- Noemi – Se t’innamori muori
- The Kolors – Tu con chi fai l’amore
- Rocco Hunt – Mille vote ancora
- Willie Peyote – Grazie ma no grazie
- Sarah Toscano – Amarcord
- Shablo feat Guè, Joshua e Tormento – La mia parola
- Rose Villain – Fuorilegge
- Joan Thiele – Eco
- Francesca Michielin – Fango in paradiso
- Modà – Non ti dimentico
- Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore
- Serena Brancale – Anema e core
- Tony Effe – Damme ‘na mano
- Gaia – Chiamo io chiami tu
- Clara – Febbre
- Rkomi – Il ritmo delle cose
- Marcella Bella – Pelle diamante
Una delle canzoni che più ha accarezzato la sensibilità di ognuno è stata “Quando torni piccola”: Cristicchi aveva già vinto, con un brano non certo che ti avrebbe fatto scatenare, nella gara del 2007, “denunciando” il gelo dell’indifferenza in quegli ospedali, che, un tempo, erano chiamati “manicomi”. L’eleganza la rivela sia nel vestirsi sia nell’esprimersi: un vero signore!
Uno scandalo nella votazione?
Giorgia non sul podio né fra i migliori cinque!
Queste sono le prime opinioni di chi vorrebbe un “amarcord”, come canta una giovanissima Sarah Toscano, che, pavese, andremo a conoscere!