Cultura e Musica

Giustizia: comunità nel Pavese aiuterà rieducazione minori

La Giunta Regionale della Lombardia ha approvato il riparto del contributo di funzionamento alle Comunità Montane per l’anno 2025, destinando complessivamente 11 milioni di euro alle 23 Comunità Montane lombarde.

“Sostenere concretamente le Comunità Montane lombarde nelle loro funzioni – commenta il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini – è un passo nella giusta direzione. Solo con risorse adeguate e politiche mirate potremo garantire un futuro per le nostre terre alte. I territori montani hanno bisogno di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nel riconoscere l’importanza di un adeguato sostegno, necessario per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche in corso. Dobbiamo scongiurare lo spopolamento dei comuni montani partendo dal contrasto alla povertà energetica ed alla mancanza di infrastrutture.”

“Serve un deciso cambio di passo per affrontare i problemi dell’oggi e trasformare le criticità in opportunità, come abbiamo fatto con le Olimpiadi invernali del 2026. – prosegue Zamperini, Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia – In un contesto così delicato, è evidente che quello che è stato fatto di buono fino ad oggi, non sia più sufficiente a garantire un’inversione di rotta. Per questo motivo, lavoreremo assieme ad Uncem ed agli stakeholders nel capire come anche Regione Lombardia possa essere più incisiva, ad esempio sarà necessario interrogarsi anche sull’utilizzo delle risorse provenienti dal Fondo Nazionale per la Montagna (FOSMIT), che quest’anno ammontano a 195 milioni di euro, con quasi 26 milioni di euro destinati a Regione Lombardia.”

“Le risorse, – conclude Zamperini – vanno destinate oltre alle infrastrutture di vario genere, anche ad interventi chiave come le Green Community, la prevenzione del dissesto idrogeologico e le energie rinnovabili, con particolare focus sugli impianti a biomassa, il sostegno alle eccellenze agroalimentari prodotte in montagna. Inoltre, bisogna favorire lo sviluppo economico e sociale, migliorare la qualità della vita con politiche di mobilità sostenibile e garantire accesso a servizi essenziali come sanità e istruzione. Infine, è fondamentale contrastare lo spopolamento, incentivando il ritorno delle nuove generazioni nei territori montani. Un vero e proprio controesodo, partendo con il garantire una qualità di vita soddisfacente a chi oggi vive e lavora in montagna.”

 

Lascia un commento