Due Chiacchiere con l' Arte

Giovanni D’Alessandro , POETA

 

Descrizione dell’opera

“Fragili frantumi” è una silloge che raccoglie sessanta poesie, non caratterizzate da uno schema stilistico unitario, ma con una impostazione poetica influenzata dal periodo dell’età adulta in cui sono state composte, talvolta accomunate da toni vagamente ermetici. Trovano ampio spazio il tema sentimentale e quello evocativo, che si sviluppano nell’ambito di sei capitoli, ciascuno dei quali rappresenta un microcosmo emotivo, a volte connesso ad una particolare fase esistenziale, altre volte orientato in maniera traversale rispetto al tempo della vita. Ognuno di essi è, in ogni caso, un “luogo-momento” dell’anima, che diventa il contesto della genesi e, allo stesso tempo, della manifestazione poetica delle emozioni che vi confluiscono, dove l’immagine che lo introduce simboleggia lo spiraglio attraverso cui i fragili frantumi fuoriescono, per poi tornare ad identificarsi e ricomporsi nell’essenza stessa della raccolta.

 

Nell’aroma del mattino

T’immagino così,
nell’aroma del mattino,
cha già si riempie di te,
da subito ebbro
d’inafferrabile fervore,
come se avesse appena lasciato
le tue labbra.
E ti ritrovo poi
inaspettatamente
a mordere la follia
e i palpiti d’un pomeriggio tiepido
si perdono in un’eco sorda,
in cui a mancare
è l’idea di te.
Ecco allor che ti fai onda,
poi schiuma
e poi risacca
che trascina a largo
in mare aperto,
per diventare ancora
onda travolgente,
in cui il sentire tutto
semplicemente naufraga.

 

BIOGRAFIA

Sono nato a Benevento il 26 dicembre del 1975, ho frequentato il Liceo Classico e, alla fine del 1994, mi sono trasferito a Napoli, dove ho avuto qualche esperienza lavorativa in ambito bancario e finanziario ed ho conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi Federico II. Sono stato esperto in e-commerce e impiegato alla CCIAA, successivamente ho abbracciato il destino del funzionario amministrativo-tributario, trasferendomi a Lugo di Romagna nel 2006, dove mi occupo di fisco, scrivo cose e gioco a tennis, innamorato d’ogni forma d’arte e di cioccolato. In ambito letterario, oltre alla presenza di qualche componimento in alcune antologie (Pagine d’oro della Poesia italiana, ed. 2019; Al mattin del ver si hsogna, ed. 2020; Le nuvole, ed. 2023; Poesie d’amore, ed. 2024), sono autore di una silloge poetica, dal titolo “Fragili Frantumi” (Lupieditore, 2023), giunta finalista nell’ambito della VI edizione Premio letterario internazionale Ovidio e classificatasi al quarto posto nella sezione Silloge Edita. Posso annoverare, inoltre, alcune premiazioni nell’ambito di concorsi letterari nazionali per singole poesie:
– Concorso nazionale “Il racconto in 10 righe”, ed. 2015, secondo classificato;
– Concorso nazionale “Il racconto in 10 righe”, ed. 2016, primo classificato;
– Concorso nazionale “Poesia al bar”, ed. 2018, primo classificato;
– Concorso nazionale “Poesia al bar”, ed. 2021, terzo classificato;
– Concorso nazionale “Santa Maria della Strada”, ed. 2023, primo classificato;
– Concorso di poesie e racconti brevi “Parole del cuore tra i sentieri dell’anima”, ed. 2024, terzo classificato;
– Concorso nazionale di Poesia “Città di Civitanova Marche”, ed. 2024, secondo classificato.

 

INTERVISTA ALL’ AUTORE

Ci parli di come nasce la sua poesia

La mia poesia nasce spesso come dialogo con me stesso, come espressione necessaria ad immortalare un’immagine, una sensazione, un ricordo, un brivido che mi attraversa. Con la poesia, ripercorro quell’istante e me lo racconto. Altre volte il bisogno di raccontare il mio sentire meglio si esprime immaginando di rivolgermi a un interlocutore esterno, più che altro un ascoltatore attento o un pubblico indefinito, ma interessato.

 Che argomenti tratta nei suoi libri

Non affido l’ispirazione a un tema specifico o ricorrente. Molto spesso i miei versi sono alimentati da uno stato d’animo contingente e in essi possono rivivere, di volta in volta, percezioni di bellezza, di solitudine, di rabbia, di nostalgia, di desiderio. Il rapporto con il prossimo tende probabilmente a prevalere, nelle più ricorrenti rappresentazioni dell’amore e dell’amicizia, sia nel presente, sia attingendo dal passato personale. Ma anche il tema evocativo, legato soprattutto al paesaggio, in osservazione diretta o come reminiscenza, costituisce frequente motivo d’ispirazione.

Com’è cambiata la poesia negli anni

Nel tempo forse la poesia si è gradualmente affrancata dai classici toni lirici e austeri, manifestando intenti più colloquiali, senza la necessità di lasciare intravedere sempre una sostanza universale per potersi definire tale. Messe un po’ da parte le pretese di precisione metrica e musicalità, si è fatta più istantanea e incisiva, rimarcando ulteriormente i propri tratti distintivi rispetto alla prosa degli altri generi letterari.

Come avvicinare i giovani alla poesia

A mio parere, proprio identificando la poesia come il genere letterario dell’immediatezza espressiva, capace di condensare in poche righe un messaggio spesso dirompente. In un’epoca dove tutto si muove sempre più velocemente, dove si stravede per il tutto e subito, la poesia può essere un utile strumento di deflagrazione del pensiero, un’istantanea dell’intimità, che tramite la forma e la brevità poetica può arrivare immediatamente, ma anche essere oggetto di successive riletture, scegliendo un approccio più analitico e interpretativo.

Un poeta che ha caratterizzato la sua passione

I miei componimenti degli esordi si rifacevano a uno stile vagamente stilnovistico. La conoscenza di poeti come Pablo Neruda e Alda Merini ha rappresentato una svolta più contemporanea, ma mi ha sempre affascinato la poetica di Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli, alla quale nel tempo si sono affiancate curiosità e preferenza anche per altri straordinari Poeti, come Cesare Pavese, Antonia Pozzi, Wislawa Szymborska, Franco Arminio.

Con l’avvento dei social la poesia secondo lei ne ha risentito, come anche la cultura, o per lei no

L’avvento dei social ha creato per la poesia luci e ombre. Da un lato, i canali social costituiscono un’occasione di visibilità e diffusione notevole: profili, pagine, blog, gruppi riguardanti l’arte, la letteratura e, anche più specificamente, la poesia, sono diventati ripetitori del segnale poetico, molto più dei classici contesti istituzionali.  Il carattere immediato della poesia, che spesso assurge a tale anche nella forma di aforisma, haiku, tautogramma, ben si addice allo spazio e al tempo di un post, offrendo allo stesso tempo a chiunque la possibilità di cimentarsi, trasformando in parole i propri pensieri al cospetto di un pubblico più o meno vasto, ma sempre pronto a esprimere il proprio gradimento o disappunto. D’altro canto, proprio tale aspetto rappresenta forse anche la nota dolente, celando un forte rischio di “overload poetico”, a discapito della riconoscibilità della vera poesia, che non è soltanto azzeccare la rima o andare a capo ogni tre parole.  In tal senso, sinceramente, non vedo affatto di buon occhio neppure l’avanzare dell’IA come strumento d’ausilio alla creatività artistica.

 Progetti futuri

Credo che i tempi siano sufficientemente maturi per avventurarsi in una seconda esperienza di pubblicazione, senza perdere di vista qualche contest interessante in cui cimentarsi con scritti editi o inediti.

Dove possiamo trovare il libro

Il mio libro, che si intitola “Fragili frantumi”, è una silloge di 60 poesie edito da Lupieditore, disponibile in formato cartaceo e kindle su Amazon.it, ma ordinabile anche in tutte le librerie o richiedendolo direttamente e simpaticamente a me medesimo Autore.

 

Di Manuela Montemezzani

Lascia un commento