Mentre l’amministrazione comunale si concentra su iniziative discutibili come la città a 30 km/h e il cibo vegano, i problemi reali di Pavia vengono ignorati. Un caso eclatante è quello del ponte sul Naviglio alla fine di viale Ludovico il Moro, chiuso da oltre sette mesi. Il caso ha gettato nel caos la viabilità di un’intera zona, lasciando i residenti della Città Giardino a lottare con disagi quotidiani.
Invece di fornire una soluzione concreta e definitiva, l’amministrazione ha pensato bene di proporre una passerella ciclopedonale temporanea, un palliativo che sembra più una toppa che una reale risposta ai problemi dei cittadini.
Viceversa, sul fronte del ponte riservato ai veicoli, il silenzio regna sovrano. Dopo l’annuncio di un possibile ripristino tra aprile e maggio, delucidato dal vice sindaco Alice Moggi, i residenti e tutta la comunità pavese sono in attesa di risposte, anche se sembra che dal palazzo del potere nessuno voglia darle. Nel frattempo, la struttura del ponte è stata smontata e abbandonata sulla sponda del Naviglio, creando un’immagine di degrado assoluto del quartiere, in attesa di essere trasferita. Il traffico è nel caos e la frustrazione dei cittadini cresce giorno dopo giorno.
Sembra che le uniche glorie di questa giunta, per ora, siano progetti e iniziative avviate dalla precedente amministrazione. Per il resto nulla di concreto, nulla di efficace, solo slogan, ideologie discutibili e una gestione inefficiente dei problemi reali della città. I pavesi meritano di meglio, ovvero un’amministrazione capace di affrontare le vere emergenze e non di perdersi in sperimentazioni che lasciano la città in ginocchio.