Attualità

Pavia: gli studenti incontrano Patrick Zaki

La colpa per cui lo studente egiziano, Patrick Zaki, è stato incarcerato 670 giorni, è stata la lotta per i diritti umani. Dottorando alla Scuola Normale di Pisa, il giovane incontra gli alunni del Collegio Ghislieri, gli studenti dell’Università di Pavia – e chiunque vorrà intervenire – lunedì 17 marzo alle 21 presso l’Aula Magna del Collegio per parlare di democrazia e libertà di espressione, La presenza di Patrick Zaki rappresenta un’occasione unica per approfondire le questioni legate alla libertà di espressione, alla repressione politica e alla lotta per i diritti umani. “Il mio messaggio per gli studenti è chiaro – sottolinea Zaki – l’Italia deve essere consapevole che l’accoglienza dei migranti, degli stranieri, è una questione inevitabile, e si deve fare molto di più per l’integrazione di tutti quelli come me che arrivano da altri paesi e che vogliono studiare e lavorare”.

L’evento è un’opportunità per riflettere sulle crisi internazionali in corso, dalle guerre in Israele e Palestina, in Ucraina e Russia, fino alle repressioni in diversi Paesi autoritari. In un momento storico segnato da conflitti e violazioni dei diritti umani, il racconto di Patrick Zaki offre spunti per comprendere meglio le dinamiche globali e il ruolo della comunità internazionale.

La sua storia ha scosso l’opinione pubblica italiana e internazionale, portando alla mobilitazione di università, associazioni e istituzioni per la sua liberazione. La sua vicenda è un simbolo della lotta per la libertà di pensiero e per i diritti fondamentali, che oggi più che mai risultano minacciati in molte parti del mondo.

È il 7 febbraio 2020 quando l’allora 28 enne Patrick Zaki si prende una pausa dagli studi presso l’Università di Bologna e torna al Cairo. L’idea è quella di fermarsi pochi giorni con la voglia di rivedere casa, amici e famiglia. Ma le cose non andranno come previsto: Zaki viene arrestato e resterà in carcere 20 mesi a causa della sua attività a favore dei diritti umani espresse sui social media. Cosa significa ritrovarsi in prigione senza aver commesso alcun reato? Cosa è successo in quei giorni e durante quei lunghissimi 20 mesi? Cosa lo ha tenuto vivo nonostante tutto quello che stava accadendo? Zaki lo spiega agli studenti pavesi nel corso dell’incontro di lunedì 17 marzo, partendo da stralci del suo libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” (La Nave di Teseo).

 

 

 

 

Il Collegio Ghislieri, fondato nel 1567 da papa Pio V e divenuto il primo collegio universitario misto d’Italia nel 1966, gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e opera sotto la supervisione del Ministero dell’Università e della Ricerca, che lo riconosce come Ente di alta qualificazione culturale.

 

 

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