si è chiuso il Roadshow di primavera NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile, promosso dall’ Università degli Studi di Pavia in collaborazione con la Camera di Commercio Cremona-Mantova-Pavia , dedicato alle nuove frontiere della sostenibilità e della digitalizzazione nell’agroindustria primaria. Oltre un centinaio di persone e 26 aziende hanno avuto l’opportunità di conoscere i risultati finora ottenuti nel settore, con un’ampia esposizione delle tecnologie e dei prototipi sviluppati ( proof of concept ), partecipando a confronti aperti sulle ultime novità della ricerca e dei risultati dei dottorati industriali e ad incontri one-to-one di approfondimento.
A introdurre la giornata, Francesco Svelto rettore Università di Pavia: « La nostra Università è impegnata nell’ecosistema del territorio e nel dare attenzione al comparto agricolo e agroalimentare, benché, tradizionalmente, non abbia mai avuto una Facoltà di agraria o un’area dipartimentale dedicata. La partecipazione ad un macro-ecosistema – che vede il coinvolgimento dell’Università di Torino (UNITO), dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC), dell’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF), dell’Università degli Studi di Sassari (UNISS) e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) – si spiega con il riconoscimento dell’importanza di un territorio con caratteristiche agricole. Abbiamo investito circa 4,5 milioni di euro in questo progetto e parte di questi fondi è andata ad imprese dell’Oltrepò. Crediamo che sia la strada giusta sulla quale proseguire».
Presente anche Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, già Ministro dell’Agricoltura: «La provincia di Pavia ha una forte vocazione agricola: penso alla Lomellina con il riso, l’Oltrepò con la vite, i progetti innovativi legati all’olio e agli ulivi, senza dimenticare gli allevamenti di bovini che producono latte per il Grana padano. L’Università di Pavia ha accettato una sfida: un’istituzione riconosciuta a livello mondiale per l’attenzione alla sanità non poteva non avere un ruolo anche nel settore agricolo. Questo è un progetto importante, che serve all’agricoltura del territorio, ma, in generale, a quella italiana. Il nostro è un territorio all’avanguardia per la ricerca scientifica: in Lomellina abbiamo il primo campo sperimentale sulle TEA, le Tecniche di Evoluzione Assistita, che determinano il miglioramento genetico della pianta. Tutto quello che stiamo facendo ci permetterà di produrre risultati importanti, auspicati anche dall’UE, parla quando di settore agroalimentare del futuro».
«L’agroindustria primaria è una realtà molto complessa, perché vicina alla natura; porta con sé molte interferenze, che non è facile tradurre in soluzioni. Con due progetti bandiera di ricerca industriale – il progetto VINO e il progetto FORMIDABILÆ – NODES Spoke 6 propone, rispettivamente, la ricerca per un’innovazione sostenibile con l’obiettivo di realizzare nuove soluzioni per far fronte agli effetti del cambiamento climatico nella viticoltura e (con il secondo) promuoviamo approcci mirati a migliorare la fattoria intelligente, resiliente, circolare e diversificata per garantire sicurezza alimentare e sostenibilità economica sociale delle catene lattiero-casearia. L’apertura della fiera dedicata a NODES Spoke 6 dà visibilità a 18 progetti R&D (Ricerca e Sviluppo) nell’industria, 3 servizi per l’innovazione delle imprese, 2 dottorati per l’industria, 2 prototipi dal progetto bandiera VINO e 1 nuova startup NODES. Per favorire l’innovazione delle PMI del territorio, attraverso bandi a cascata sul tema dello Spoke, abbiamo destinato quasi 4 milioni di euro per finanziamenti alle imprese per la ricerca industriale ei servizi di innovazione, con 78 domande presentate, che per noi equivale a un grande successo. Abbiamo anche messo a disposizione quasi un milione di euro per finanziamenti per PoC (proof of concept) accademici base per costituire nuove imprese » – ha dichiarato in apertura dell’evento Hermes Giberti , professore dell’Università di Pavia, delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico e project manager di NODES – Spoke 6.
Enrico Ciabatti vicesegretario Camera di Commercio Cremona-Mantova-Pavia, ha aggiunto: «Abbiamo dato il nostro appoggio a questa iniziativa che ha coinvolto il territorio, perché la sua funzione fondamentale è quella di aiutare il sistema economico a svilupparsi ea crescere. Come Camera di Commercio di Pavia, lo abbiamo fatto con un investimento di oltre 6,5 milioni di euro attraverso la nostra azienda speciale, Pavia Sviluppo. Un milione e 650 mila euro sono stati spesi nel Bando Innovazione e con oltre un milione di euro abbiamo finanziato un bando per erogare contributi alle aziende per l’abbattimento dei tassi di interesse. Stiamo portando avanti due iniziative, che hanno lo stesso acronimo: PID. Il Punto Impresa Digitale è un progetto a livello nazionale nato per aiutare le imprese nel processo di digitalizzazione. Ma PID è anche il Pavia Innovation District, che indica il raggruppamento di piccole imprese che supportiamo nello sviluppo, attraverso la partecipazione a fiere e l’organizzazione di sistemi di mentoring da parte di imprese più grandi».