Alice Moggi, vicesindaco, assessore alla mobilità e – tenetevi forte – anche al decoro urbano, è stata beccata alla guida col telefono in mano. Patente sospesa. Il simbolo vivente dell’ipocrisia sinistrorsa che impone regole agli altri e poi se ne infischia.
Non è satira, è cronaca, ma quella che scotta. Martedì pomeriggio in via Taramelli, a Pavia, la polizia locale ha fermato Alice Moggi, si avete capito bene, proprio lei, la paladina della mobilità sostenibile, la teorica della “città a 30 km/h”, quella che vuol punire ogni minima infrazione, mentre guidava con il cellulare in mano!!! Risultato; verbale e patente sospesa. Ora la città intera che si chiede: “ma con quale faccia pensa di restare al suo posto?”
Il fatto grave è uno solo, non si tratta di una svista di un privato cittadino, ma di un assessore che dovrebbe essere il primo a dare l’esempio. Moggi non è solo una figura istituzionale, è la rappresentante di una politica che impone, bacchetta, moralizza. È quella che ha lanciato crociate per il decoro urbano, che blatera di “cura della città”, che ha messo in ginocchio la mobilità pavese con la gestione folle del ponte di viale Ludovico il Moro, causando mesi di disagi e paralisi viabilistica.
E adesso? Beccata col telefono in mano? Un gesto che non è solo illecito, ma simbolicamente devastante. Il massimo dei cattivi esempi, proprio da chi dovrebbe rappresentare legalità, sicurezza e civiltà. E invece no, il solito copione di sinistra, quello che predica bene ma razzola male, sempre col dito puntato verso gli altri e l’indulgenza per se stessi.
E la risposta della diretta interessata? Disarmante!!!“Non sapevo che bastasse tenerlo in mano per essere multati, anche se era inattivo”. E poi il solito teatrino di finta contrizione: “Ho sbagliato, pago”. Ma non basta pagare una multa per recuperare la credibilità. Se sbaglia un cittadino, paga. Se sbaglia chi governa, si dimette. Punto.
La città è stanca, i cittadini non sono più disposti ad accettare lezioni da chi dimostra ogni giorno di non esserne degno. La richiesta è chiara e unanime, il sindaco Lissia deve imporre le dimissioni di Alice Moggi ora, non domani, Non dopo le prossime polemiche, Ora!!!
Perché chi tradisce il proprio ruolo, chi infrange le leggi che pretende di far rispettare agli altri, non può restare un minuto di più in carica.