Cultura e Musica

Voghera: Premio Letterario Alberto Arbasino,

La parola come presidio di civiltà, per riabituarci a utilizzarla con precisione,
consapevolezza e varietà, in una società che sembra vivere solo di immagine, è stata il filo
rosso dell’evento conclusivo della 2^ edizione del Premio Letterario Alberto
Arbasino, istituito e promosso dal Comune di Voghera, dove il grande scrittore era nato
nel 1930. E nel quinto anniversario dalla scomparsa di Alberto Arbasino, la parola ha
ispirato appunto la serata di scena al Teatro Valentino Garavani di Voghera, dedicata alla
consegna del riconoscimento al vincitore 2025, lo storico e diplomatico Maurizio Serra,
scelto per la sua carriera di saggista e per un’opera, Scacco alla pace. Monaco 1938, edita
Neri Pozza. Con la Giuria del Premio Arbasino, presieduta dallo scrittore Giorgio
Montefoschi – affiancato dallo storico della letteratura Andrea Cortellessa, dal critico
letterario Raffaele Manica, dal Segretario Generale della Società Dante Alighieri Alessandro
Masi, dallo scrittore e giornalista Michele Masneri e dalla scrittrice Elisabetta Rasy – il
pubblico delle grandi occasioni accorso al Teatro Garavani ha applaudito il direttore
artistico Massimiliano Finazzer Flory, che proprio ad Alberto Arbasino ha dedicato alcune
letture capaci di valorizzare il ‘senso della parola’ di cui Arbasino è stato ideale
ambasciatore, e che oggi si cerca di tramandare alle giovani generazioni. «Proprio per
questo – ha sottolineato il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli – il Premio Arbasino
ha voluto dotarsi quest’anno di una ulteriore sezione dedicata alle scuole, per far
conoscere anche alle giovani generazioni la figura di un intellettuale capace di raccontare il
suo, il nostro tempo con stile, ironia e profondità, lasciando un segno indelebile nella cultura
italiana e nella memoria della città». Ecco dunque, in un ideale passaggio di testimone
fra generazioni, che insieme all’opera di Maurizio Serra, così straordinariamente attuale
per quello “Scacco alla pace” e alle democrazie europee che presenta inquietanti analogie
fra Monaco 1938 e il nostro tempo, il Premio Arbasino ha voluto promuovere anche
l’impegno degli studenti della classe VA del Liceo Scientifico IIS Galilei di Voghera ai
quali è andata la prima edizione del Premio speciale Scuola Arbasino: sono i diciottenni
Lorenzo De Stefanis, Riccardo Silva e Alessandro Giovanetti, ai quali si è unita la
studentessa Sofia Pietrasanta, che ha ricevuto la menzione speciale della Giuria.
«Anche la seconda edizione del Premio Arbasino ha permesso di premiare e portare su
questo palcoscenico una personalità di altissimo livello culturale, che lo stesso Alberto
Arbasino avrebbe volentieri premiato», ha dichiarato Giorgio Montefoschi sottolineando
che anche sul fronte del riconoscimento per i giovani, «la Giuria ha registrato alcuni elaborati
di straordinaria competenza». «Il suo stile ha fatto scuola, Alberto Arbasino è per tutti un
Maestro – ha ricordato il direttore artistico Massiimiliano Finazzer Flory – e la sua scrittura
oggi rimane esempio di un dovere civico di ogni cittadino contro la volgarità estetica
del nostro tempo».

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