La perla dell’ Oltrepò Pavese è di colore rosa, con un nome molto particolare che nasce dal binomio ” Crù” (territorio) e (Rosè), con l’ aggiunta della lettera “A” come congiunzione. Naturalmente ottenuto da uve Pinot Nero, vitigno che in questa zona trova il suo habitat ottimale da più di un secolo. La Provincia di Pavia con i quasi 3.000 ettari di Pinot Nero è la prima zona, per estensione, in Italia e una delle zone più importanti a livello mondiale per la produzione di spumanti con 12 milioni di bottiglie annue (di cui 1.5 milioni di spumante Metodo Classico). L’ Oltrepò è posizionato sul 45^ parallelo definito ” parallelo del vino” . Il 45° parallelo è una linea immaginaria che marca l’equidistanza dal Polo Nord e dall’Equatore, latitudine ideale per tutti i grandi vini del mondo. Non è una teoria campata in aria, tutt’altro, “è uno spartiacque tra il troppo freddo al Nord ed il troppo caldo al Sud”, spiega Olivier Bernard, che ha scritto con il giornalista Thierry Dussard “La Magie du 45e Parallèle : Latitude Idéale des Grands Vins du Monde”. Ci sono vari fattori (sia interni che esterni) che influenzano la riuscita o meno della coltivazione della vite ma noi, seguendo il suggerimento di Giacomo Tachis, (famoso enologo), ci concentreremo solo su quelli esterni: latitudine, altitudine, suolo,umidità e clima. Tecnicamente parlando, l’insieme dei fattori elencati costituisce il cosiddetto ambiente pedoclimatico, ovvero l’ambiente entro il quale la vite acquisisce le sue caratteristiche peculiari che vengono, poi, trasferite al vino. Tutte le zone di eccellenza vitivinicola si trovano all’interno di questa cintura e le migliori proprio sul 45° parallelo: la Mosella, il Reno, la zona francese della Champagne e, proseguendo verso Sud, il Bordeaux, la Borgogna, la Provenza, l’Oltrepò Pavese, il Monferrato, la zona del Trento DOC e del Prosecco in Italia, solo per citarne alcune. Nel continente americano, invece zone di elezione sono l’Oregon e la Napa Valley in California. Il Metodo Classico DOCG Rosè, è un prodotto unico, inequivocabilmente rappresentativo di un territorio che ne fà il suo punto di forza. Racchiuso in una bottiglia elegante e dal sapore femminile, troviamo la qualità e l’ emozione che l’ Oltrepò ci trasmette, con i suoi angoli di verde paradiso, ideali per una gita domenicale o per trascorrere una vacanza in completa tranquillità. Dall’ aperitivo alle portate più strutturate e ricercate, le Bollicine Rosè, esprimono un perfetto equilibrio tra freschezza e spessore gustativo. Il colore gioca un ruolo fondamentale, influenza il comportamento dei consumatori, le sfumature del rosa, mettono in luce l’ importanza della caratteristica emotiva e danno sensazioni rassicuranti e rasserenanti. Termini come rosa pallido, rosa fior di pesco, rosa cerasuolo, chiaretto e buccia di cipolla, evocano sensazioni uniche. Questa diversità cromatica non solo spiega il successo del Rosè nei mercati, ma anche la sua importanza come criterio di acquisto per i consumatori attenti alle sfumature sensoriali. Oltre al fascino dei colori, anche la finezza del sorso ci farà vivere un’ esperienza sensoriale di tutto rispetto. Note di fragoline di bosco, ribes rosso, melagrana, pompelmo rosa, rosa canina, crosta di pane, spezie dolci, sono solo alcuni dei profumi percepiti durante l’ assaggio. In un calice di Metodo Classico Rosè, troviamo l’ anima vibrante dei nostri contadini, fedeli alle tradizioni secolari, che fanno del nostro territorio un grande vanto. Ed allora, scegliete il vostro rosa e vestite la vostra tavola!