“Abba”: una band, un brand!

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Agnetha Fältskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson e Anni-Frid “Frida” Lyngstad: un film di due ore con la voce narrante di un giornalista che offre una sua interpretazione della storia che accompagna il gruppo musicale dal 1972 al 1982.

Ashley è un giornalista radiofonico, che, con l’ambizione di raggiungere un elevato pubblico, risponde alle esigenze delle persone, in particolare i ragazzi, impazziti per i quattro ragazzi svedesi.

Egli parte per l’Australia, informandosi nelle serate in cui essi esibiscono il proprio talento, nelle serate nelle città principali, i quattro cantanti, con l’auspicio, che diventa un’ossessione: pur non avendo con sé la tessera stampa, che dovrebbe arrivargli negli alberghi, in cui sosta, però che cambia spesso, non gli viene riconosciuto il suo ruolo: parlare con i cantanti necessita, come minimo, essere riconosciuti come un dipendente della press.

“We want ABBA” è l’inno che una quantità di pubblico incalcolabile urla sin da quando essi scendono dall’aereo, negli stadi e si salutano.

Il loro abbigliamento eccentrico, però non provocatorio, ha sicuramente contribuito nel dipingere loro una certa immagine, amata dai più giovani, criticata, sia a favore sia contro, dagli adulti. Questa, a oggi, è l’unica band i cui cimeli sono già in un museo!

 

 

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