Un discorso chiaro, forte e netto ha segnato l’incontro di sabato 11 ottobre al Castello Sforzini di Castellar Ponzano, dove delegati provenienti dalle province di Alessandria e Pavia si sono riuniti per discutere di libertà, sicurezza, famiglia e senso di appartenenza.
Un momento di confronto che ha voluto riaffermare il valore dell’identità culturale italiana, in un periodo percepito da molti come di disorientamento e perdita di punti di riferimento.
L’intervento di Luca Sforzini
Il padrone di casa, Luca Sforzini, ha aperto i lavori con un intervento vibrante:
“Questo territorio è sempre stato diviso tra Piemonte e Lombardia. Oggi vogliamo unire il popolo italiano che crede in valori come sicurezza, libertà, tradizioni, famiglia e lavoro. L’Italia è un Paese meraviglioso che deve ritrovare la propria anima.”
Parole accolte con convinzione dai presenti, che hanno interpretato il messaggio come un invito a riscoprire il senso di comunità e di responsabilità condivisa.
Doveri, giovani e famiglia
Tra i temi principali emersi durante la giornata, l’importanza dei doveri accanto ai diritti, della famiglia come fondamento sociale e della sicurezza come diritto collettivo.
Ampio spazio è stato dedicato ai giovani e al cosiddetto “fenomeno maranza”, analizzato come segnale di disagio ma anche come opportunità per ricostruire un legame educativo e civico.
L’obiettivo condiviso è formare una generazione capace di sentirsi parte attiva della società e di difendere i propri valori.
Marco Pilla, ponte tra passato e presente
Tra i protagonisti dell’incontro anche Marco Pilla, perito araldico, figura capace di unire carisma e concretezza. Con un linguaggio diretto e appassionato, ha richiamato il valore della tradizione e della memoria storica come strumenti per costruire il futuro:
“Dobbiamo tornare a essere una comunità unita, capace di credere in se stessa e di offrire ai giovani un motivo per restare.”
Pilla ha ricordato l’importanza di riscoprire l’identità italiana come patrimonio condiviso, non come chiusura, ma come consapevolezza di ciò che ci unisce.
Un messaggio di coesione
L’incontro si è concluso con l’impegno dei partecipanti a proseguire il percorso di collaborazione tra i territori, nel segno della cultura, della responsabilità e del rispetto reciproco.
Nel fascino senza tempo del Castello di Sforzini, dove arte, storia e spirito civico si intrecciano, è risuonato un messaggio chiaro: ritrovare i valori comuni è il primo passo per costruire un’Italia più consapevole di sé e del proprio futuro.
