Crisi idrica

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Apriamo subito la rubrica “tecnica” con un bel “INCREDIBILE”. Anche quest’anno ci siamo riusciti! A cosa? Ad avere la nostra bella crisi idrica. Come nei precedenti interventi ho più volte accentuato, in ultimo con le promesse non mantenute da sindaci ed assessori,che è pazzesco che una nazione immersa per 4/5 nel mare, riesca a restare all’asciutto. Ma limitiamoci alla nostra provincia. Anche questa mattina, mi sono recato a Cairo e, guardando il fiume Bormida, mi sono accorto che, rispetto a ieri, il livello si è abbassato di un paio di metri, lasciando asciutti gran parte degli argini. Lo si può osservare bene presso la diga che fornisce acqua ad una delle aziende più importanti della Valbormida, Italcoke. Acqua che raffredda i forni anche delle vetrerie di Carcare e Dego. Milioni di litri di quella che potrebbe essere usata come potabile. Mi continuo a domandare perché,  invece di far salire i tir sul Cadibona, carichi di carbone, non li facciano viaggiare pieni di acqua desalinizzata, che farebbe lo stesso servizio. Acqua che costerebbe pochissimo. Invece, imperterriti, continuano ad usare quella del fiume che, se asservito bene da Savona, darebbe da bere anche al fiume Po

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