«Non servono polemiche, serve visione. E la nostra è chiara, difendere le radici, costruire futuro». Con queste parole Luca Sforzini, proprietario del Castello Sforzini di Castellar Ponzano e ispiratore della Legione del Castello, è intervenuto per chiarire le recenti discussioni sulla stampa riguardo ai Team Vannacci e ai rapporti con la Lega.
Sforzini ha voluto ribadire lo spirito inclusivo e culturale del progetto.
«L’amico Gian Marco Centinaio, come Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, saranno sempre i benvenuti al Castello Sforzini. Sanno bene cosa sia — e cosa non sia — la Legione del Castello, uno spazio di libertà, identità e confronto, aperto a chi costruisce e unisce, non a chi divide».
Il Castello, spiega Sforzini, «non è un fortino politico, ma un laboratorio culturale dove si lavora per ridare senso alla parola Italia, costruendo ponti tra persone e territori».
Un luogo, aggiunge, «aperto a chi ha a cuore il Nord, la Nazione e la cultura del merito.
I leghisti, esponenti di altri partiti del centrodestra, ma anche cittadini senza tessera, sono benvenuti se condividono l’obiettivo di costruire e non distruggere».
Una rete civico-culturale tra Lombardia e Piemonte
La Legione del Castello è una rete civico-culturale nata per mettere in connessione esperienze territoriali e movimenti locali che si riconoscono nei valori di identità, libertà, responsabilità civica e radicamento.
Ne fanno parte diversi Team Vannacci attivi tra Lombardia e Piemonte, che collaborano per progetti culturali e sociali condivisi.
Tra i referenti territoriali figurano:
-
Marco Pilla, coordinatore del Team Tortona–Castellar Ponzano, punto di riferimento per il Piemonte orientale;
-
Matteo Campanini, leader del Team Voghera, attivo su temi di cultura civica e sviluppo locale;
-
Andrea Zanchetta, responsabile del Team Lomellina–Vigevano, impegnato su iniziative culturali e di partecipazione civica;
-
Evaldo Pavanello, referente per Alessandria, promotore di attività di confronto e formazione civica;
-
Luca Sforzini, coordinatore dei rapporti interregionali e dei progetti comuni tra Pavia, Alessandria e le province limitrofe.
Secondo Sforzini, la provincia di Pavia si conferma una delle realtà più dinamiche, con poli attivi a Pavia, Voghera e Vigevano, in sinergia con le aree di Tortona e Alessandria.
«È un ponte naturale tra Lombardia e Piemonte — spiega —, fondato su valori condivisi e sulla volontà di costruire comunità coese, capaci di unire le migliori energie dei territori».
Una visione che parte dal territorio
La Legione del Castello si definisce come un laboratorio di idee e di confronto aperto, non un movimento di contrapposizione. L’obiettivo è “ricostruire il significato di appartenenza”, partendo dal locale per arrivare al nazionale.
«Difendere le radici non significa chiudersi — sottolinea Sforzini —, ma dare valore alla nostra storia per proiettarsi nel futuro. L’identità non è un limite, è un punto di partenza».
Il motto scelto per il progetto — difendere le radici, costruire futuro — sintetizza questa filosofia: un approccio che coniuga memoria, innovazione e partecipazione civica, in un percorso che vuole unire persone e territori sotto il segno della responsabilità condivisa.
In sintesi, dal Castello Sforzini di Castellar Ponzano arriva un messaggio chiaro: la Legione del Castello non è una barricata, ma un ponte. Un luogo dove idee e persone si incontrano per disegnare, insieme, un’Italia più consapevole delle proprie radici e più capace di costruire il proprio futuro.
