In ginocchio preghiamo per Francesco, un grande Papa

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Il mondo si inchina e prega per papa Francesco, morto questa mattina nella sua residenza a Casa Santa Marta. Era ammalato, stanco, è vero, ma nessun avrebbe pensato, dopo la sua ultima apparizione di ieri, giorno della Santa Pasqua, dalla Loggia della Basilica di San Pietro a benedire Roma e il mondo, con la tradizionale Urbi et Orbi, una partenza cosi veloce. Sembra che abbia voluto dare, con le sue ultime parole da piazza San Pietro, il saluto ai fedeli di tutto il mondo. Ora riposa in pace, papa Francesco, il papa degli ultimi, dei detenuti, degli emigranti. Il papa che voleva e cercava la pace nel mondo, senza però esserci riuscito. Il Papa che ogni volta che parlava chiudeva il suo discorso dicendo: “pregate per me”  Ci mancherà. Ci mancherà quell’uomo venuto quasi dalla fine del mondo a guidare la Chiesa di Cristo in un momento particolare della sua storia ultra millenaria. Messaggi di cordoglio stanno arrivando a migliaia alla Santa sede. Questa sera alle 19,45 sarà ufficializzata la morte di Bergoglio, poi inizieranno le messe in suffragio, fino al funerale solenne in piazza San Pietro. E poi il Conclave per eleggere il suo successore. Ma questa è un’altra storia.

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