
ONTECURONE (AL) – Situato alle porte di Tortona, il Comune di Pontecurone è sempre più spesso citato come esempio di buona amministrazione nell’Alessandrino. In pochi mesi, la giunta guidata dal sindaco Giovanni Valentino D’Amico, insieme all’assessore alla sicurezza Giuseppe Ansalone, ha avviato una serie di interventi mirati che hanno contribuito a riportare la cittadina in una condizione di ordine, legalità e rispetto reciproco.
Secondo i dati diffusi dall’amministrazione, furti, rapine e atti vandalici sono stati ridotti quasi a zero. Un risultato ottenuto grazie a un controllo del territorio più capillare e a una stretta collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e istituzioni locali.
Uno dei punti di forza della nuova amministrazione è stato il dialogo con le diverse comunità etniche presenti nel paese. A Pontecurone convivono infatti realtà culturali e religiose differenti, tra cui anche una comunità musulmana con la propria moschea.
“Siamo riusciti a costruire un clima di fiducia e cooperazione – ha spiegato Ansalone – lavorando fianco a fianco con tutti i cittadini, indipendentemente dalla provenienza. L’obiettivo non è dividere, ma unire nel rispetto delle regole.”
L’approccio pragmatico e inclusivo ha contribuito a rafforzare il senso di appartenenza e di sicurezza. Il paese, oggi, appare più ordinato e coeso, e molti residenti sottolineano un ritrovato spirito civico.
Un modello amministrativo che ispira
La giunta, di centrodestra, dichiara di ispirarsi ai valori del movimento che fa riferimento al generale Roberto Vannacci, di cui amministratori e sostenitori locali esprimono stima e vicinanza ideale.
Nella giornata odierna si è tenuto un incontro tra l’amministrazione comunale e una delegazione dei “Team Vannacci” di Castellar Ponzano, guidata dal team leader territoriale, in rappresentanza del referente locale Luca Sforzini, impegnato contemporaneamente in un confronto diretto con lo stesso generale.
Pontecurone come laboratorio di un nuovo modello
Grazie ai risultati conseguiti e alla stabilità ritrovata, Pontecurone si propone oggi come laboratorio politico e sociale di un modello amministrativo basato su sicurezza, ordine, legalità e coesione.
Un modello che – secondo diversi osservatori locali – potrebbe rappresentare un esempio da seguire anche in altre realtà italiane e un passo significativo per la crescita del movimento “vannacciano” a livello nazionale.
