Sergio Viscardi (in Arte SerGiotto)

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Biografia:

Sergio Viscardi (in Arte SerGiotto)

Sergio Viscardi è nato a Roma e ha conseguito la Maturità Artistica nel 1973, in seguito inizia gli studi nella Facoltà di Architettura per poi intraprendere, oltre la Pittura e la Grafica, la strada del Cinema, della Televisione e della musica. SerGiotto è un artista poliedrico, che si muove praticamente nella totale molteplicità espressiva in tutte le forme artistiche dell’espressione contemporanea. E’ un pittore, decoratore, illustratore, grafico, scultore e persino fotografo e musicista. La sua arte avvolge e colpisce sia lo spettatore, sia l’esperto d’arte per la molteplicità della sua anima, ma anche per quella sua prorompente voglia di esprimersi e comunicare i suoi messaggi. Nelle opere di SerGiotto appare chiaramente la volontà di condannare e denunciare la realtà quotidiana, i mali, le brutture e i crimini dei nostri tempi capace di stravolgere il fruitore in un turbinio di infiniti messaggi mediatici. SerGiotto quindi con le sue opere ci racconta i mali dell’epoca travagliata che stiamo attraversando: dalla corruzione delle multinazionali al pasticcio economico-sanitario del periodo CoViD, dalla povertà dilagante sia in Europa che altrove, all’esagerato uso dei cellulari. SerGiotto riesce ad essere non solo testimone e spettatore ma anche vero demiurgo dei fenomeni, trasformando le sue esperienze e sensazioni in una produzione multi materiale e multimediatica, quasi egli stesso non riuscisse a bloccarsi in un’unica forma materica, poiché troppo elementare e non esprimono quel turbinio della realtà che stiamo vivendo. Nel campo della Graphic Design sono notevoli le sue creazioni che lo hanno portano a realizzare oltre 130 tra copertine di dischi in vinile e la realizzazione di grafiche innovative per libretti di CD per molti musicisti di livello internazionale tra cui spicca il nome del Maestro Ennio Morricone. Alcune copertine dei dischi in vinile realizzate da Sergio Viscardi sono diventate nell’ambito del collezionismo dei cult a livello mondiale. Inoltre nel campo della grafica ha reallizzato numerosi marchi e loghi di molte aziende (tra cui: Cometa Edizioni Musicali, GlobeVision, Clitumno, etc.), Riviste, Broshure, carte intestate, francobolli e annulli postali, cartelloni, locandine e depliants, etc,. Etc. Mostre e Rassegne d’Arte: World Art Dubai 2023, AVA Arts Centre Dubai, Union Of Cultures at Sultan Bin Ali Owais Cultural Foundation in Dubai, International Exhibition of Contemporary Art in Bellagio on Lake Como, Galerie Erstrerersrer in Berlin, Galleria ESS&RRE, Galleria Area Contesa Arte in via Margutta – Roma, Polmone Pulsante Gallery, “L’Arte si Mostra” palazzo Ferraioli, La Vaccheria Polo espositivo – Roma, Villa Chigi, Arteka 32 Gallery, Medina Art Gallery, Roesler e Franz, ANIMA, Sottosopra Art Studio, Loona Contemporary Art Concept-Barcellona

 

Domande:

Com’è nata la tua passione per la pittura?

La mia passione per la pittura è nata fin da bambino, stavo sempre con la matita in mano e mi divertiva disegnare e colorare. Al riguardo mi viene in mente un aneddoto che mi è successo verso la fine del 1964 e che ha dato una svolta alla mia vita artistica. In quarta elementare avevo un maestro rigido e molto severo, poco accondiscendente con gli alunni che si chiamava Barbieri. Come compito in classe un giorno ci dette da fare un disegno a piacere, poi passata l’ora, ritirò a tutti gli alunni i disegni che avevano fatto. Il giorno dopo il maestro ritornò a scuola con i voti per ogni disegno e con gran meraviglia al mio disegno dette un bel dieci. Da allora il maestro Barbieri nei miei riguardi cambiò atteggiamento tanto da volere che, nell’orario delle lezioni, disegnassi per tappezzare i muri di tutta la classe e non solo, pretese che nei disegni mi firmassi “SerGiotto” (cosa che da allora, ho sempre fatto nei miei quadri e grafiche).

Crescendo, ho scoperto che l’arte non era solo un hobby, ma un modo per esprimere le mie emozioni e pensieri. Da giovane mi sono iscritto al Liceo Artistico e ho iniziato a studiare arte e a sperimentare con diverse tecniche e stili. La pittura è diventata per me un modo per comunicare con gli altri e per riflettere sulla realtà che ci circonda.

Finito il liceo artistico iniziai a frequentare l’Università di Architettura e nel frattempo anche a un’altra mia passione: lavorare nel mondo del Cinema, della Musica e della Televisione. Dal 1976 mi sono dedicato, con successo, alla Graphic Designer, disegnando e realizzando oltre 150 copertine tra dischi in vinile e musicassette, seguite poi dai CD, per film e serie televisive, composte da musiche di artisti di fama internazionale tra cui: Ennio Morricone, Nino Rota, Guido e Maurizio De Angelis e altri ancora. Le mie realizzazioni grafiche degli album di dischi sono diventate nel corso degli anni degli oggetti di Cult, specialmente tra i collezionisti.

Finito il mio impegno nel campo Audio Video, una decina di anni fa ho ripreso a tempo pieno il mio vecchio amore adolescenziale, la pittura e la scultura, ma con altri occhi e tematiche diverse dal passato, opere molto più coinvolgenti dal significato più profondo, come nella serie di lavori su tela della serie “Dalla quarta dimensione” dove prendendo spunto e ispirazione dai tagli sulla tela di Lucio Fontana, faccio acquistare allo spazio un’altra dimensione coinvolgendo l’osservatore in modo diretto e deciso, anche per mezzo del forte impatto emotivo della sintesi concettuale, espressa tramite gruppi figurativi di immagini dall’intensa connotazione metaforica.

 

Nell’arte di SerGiotto, che temi ti piace affrontare con le tue opere?

Mi piace affrontare temi che sono rilevanti per la società contemporanea, come la guerra, la violenza, l’ingiustizia e la speranza, la tecnologia ma anche contenuti a tema religioso . Cerco di rappresentare queste tematiche in modo provocatorio e ironico, per stimolare la riflessione e la discussione. Le mie opere sono spesso un commento sulla realtà che ci circonda, e spero che possano ispirare, come già successo in varie nazioni, gli spettatori a pensare e discutere criticamente.

Se ci fate caso, nei miei lavori ci sono pochi quadri in stile astratto perché mi danno un senso di vuoto come se fosse privo di significato, perché la gente compra un quadro astratto o l’altro scegliendolo in base al colore e al gusto dell’arredamento. Per me un quadro deve rappresentare le tematiche e il tempo in cui viviamo, ti deve fare pensare perché solo pensando riesci a risolvere dei problemi annosi, anche quelli che pensi di non poter risolvere.

 

SerGiotto, che tipo di messaggio pensi di trasmettere a chi guarda i tuoi lavori?

Spero di trasmettere un messaggio di sensibilizzazione e di riflessione. Le mie opere sono spesso un invito a pensare criticamente sulla realtà che ci circonda, e a considerare le conseguenze delle nostre azioni. Le mie opere sono un inno all’innocenza che si rifiuta di arrendersi alla brutalità delle armi. Nei miei quadri, i bambini non sono vittime passive, ma dei protagonisti che rispondono con gesti ludici e quasi miracolosi a una realtà fatta di violenza e sopraffazione. Il contrasto tra la crudeltà della guerra, con particolare riferimento alla tragedia di Gaza, nei miei lavori viene fortemente denunciata con la esplicita forza vitale dei più piccoli, creando una tensione emotiva che scuote e commuove. La mia pittura diventa così una testimonianza visiva della necessità di resistere, di osservare con occhi nuovi, di riconoscere la pietà verso i più deboli, come nel potente richiamo all’omonima opera che sottolinea la ferocia e l’assurdità della guerra.

Nei miei lavori cerco di trovare una liberazione dalla tecnologia che ci soggioga alla sua forza magnetica e ci allontana dalla vita reale lontana dagli schermi. Voglio immaginare una situazione dove le persone tornano a ragionare sul contesto sociale e politico senza essere influenzati da social media e informazioni di parte.

 

Per SerGiotto, l’arte deve far pensare? Cosa ne pensi?

Sì, penso che l’arte debba far pensare. L’arte ha il potere di stimolare la riflessione e la discussione, e di ispirare gli spettatori a vedere le cose da una prospettiva diversa. L’arte non deve solo essere bella o decorativa, ma anche provocatoria e stimolante. Spero che le mie opere possano far pensare gli spettatori e ispirarli a riflettere sulla realtà che ci circonda.

 

Dove possiamo trovare le tue opere?

Le mie opere possono essere trovate su diversi canali online, come il mio sito web e i social media. Inoltre, partecipo regolarmente a mostre e esposizioni d’arte in Italia e all’estero. Se sei interessato a vedere le mie opere, ti invito a seguirmi sui social media o a visitare il mio sito web per rimanere aggiornato sulle mie ultime creazioni e mostre.

Di Manuela Montemezzani

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