Stradella: chiusura filiale Shein

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In merito alle notizie comparse in questi giorni sui media che riguardano lo stabilimento Fiege di Stradella (PV), destinato alle attività del cliente Shein, Fiege dichiara che:

“In coerenza con le previsioni contrattuali, Shein ha effettivamente formalizzato il recesso dal contratto ma ciò è avvenuto – di comune intesa e come atto meramente formale per ‘bloccare il tempo’ – nel reciproco concreto affidamento di voler lavorare per la prosecuzione del contratto oltre la sua naturale scadenza.

Le trattative, iniziate nel 2024 ben prima della comunicazione del recesso, si sono infatti protratte fino alla fine di aprile, momento in cui Shein ha comunicato la sua irrevocabile decisione di non proseguire, nemmeno in parte (c.d. attività dei “resi”) la Commessa.
Parallelamente Fiege si è attivata prontamente per individuare partner commerciali alternativi, in grado di subentrare, nell’eventualità, a Shein.
Non appena preso atto della decisione del Cliente, Fiege ha informato della situazione le parti sociali e tutti i lavoratori coinvolti, iniziando a prospettare soluzioni organizzative a sostegno dei livelli occupazionali.
Presso la prefettura di Pavia, intervenuta per prevenire e gestire la possibile crisi occupazionale, Fiege ha espresso la piena volontà di individuare e condividere soluzioni in grado di limitare gli impatti occupazionali, con l’auspicio di riprendere le trattative commerciali con Shein.
In particolare, Fiege, a partire dal primo Tavolo tenutosi in Prefettura il 21 maggio scorso, al quale Shein non ha preso parte, ha proposto concrete soluzioni occupazionali, in grado di coprire fino al 50% della forza lavoro a tempo indeterminato, specificamente: 100 posti di lavoro a Novara, 50 presso il magazzino adiacente di Stradella, 10 a Castel San Giovanni e 10 in provincia di Bologna.

Nel successivo incontro, in Prefettura, del 10 giugno, al quale Shein non ha nuovamente partecipato, Fiege ha poi messo a disposizione dei lavoratori interessati ad aderire al trasferimento presso altri siti non limitrofi un importo una tantum pari a 6.000 € netti a supporto della eventuale ricollocazione. Nell’occasione è stato poi rappresentato che, in ossequio alla normativa cosiddetta antidelocalizzazione, Fiege è in procinto di coinvolgere anche il Ministero dello Sviluppo Economico.

Fiege, in ogni caso, continuerà a promuovere la propria azione commerciale con l’obiettivo di individuare nuovi clienti in tempi ragionevoli, così da attenuare ulteriormente l’impatto sociale provocato dal cliente in uscita.

Fiege Logistics Italia ribadisce il suo impegno, da sempre, nella ricerca costante della creazione di valore nei territori in cui opera e il tema occupazionale. L’azienda è, infatti, pioniera nell’adozione di un modello organizzativo non basato su utilizzo di cooperative e gestisce le proprie attività in modalità diretta come Datore di lavoro dei propri dipendenti; solo nell’ultimo triennio sono state realizzate oltre 250 stabilizzazioni a tempo indeterminato nel territorio pavese.

Questo fatto è sintomo evidente e incontestabile che il disagio e la preoccupazione per l’azienda non si esauriscono nella perdita di una commessa milionaria.

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