Nel silenzio delle colline dell’Oltrepò Pavese, in cui i filari disegnano sinfonie sul paesaggio, il “Maestro delle Stoffe”, Stefano Bressani, ha ideato, come in una vera sartoria, l’abito per una nuova etichetta del Buttafuoco Storico, nel vigneto di Francesco Maggi. L’artista è poliedrico e innovativo, riconosciuto nel panorama dell’arte contemporanea per aver sviluppato una tecnica espressiva considerata “unica”. La sua pratica artistica è fondata su due principi cardine: il riciclo e la sostenibilità ambientale, affrontati mediante una costante ricerca formale e tecnica che ha consentito all’artista di elaborare un linguaggio visivo inconfondibile e trasversale
Da un lato uno dei vini più rappresentativi dell’Oltrepò Pavese, dall’altro un artista pavese che porta da anni il nome di Pavia in giro per l’Italia e il mondo. Sono questi gli “ingredienti” che stanno alla base di Vigna Rognolino, annata 2022, la nuova etichetta di Buttafuoco Storico dell’azienda agricola “Maggi Francesco” di Canneto Pavese, che è stata presentata questa sera al ristorante “Vita” di Pavia, grazie alla disponibilità del titolare Stefano Acerbi, alla presenza di autorità, rappresentanti del mondo del vino, giornalisti locali e di settore. Si tratta del terzo Buttafuoco prodotto dall’azienda oltrepadana, dopo “Abbondanza” e l’altra etichetta storica “Vigna Costera”, e, appunto, la seconda vigna iscritta al Consorzio Club del Buttafuoco Storico di Canneto Pavese.
Vigna Rogolino non è solo una bottiglia. È una visione condivisa.
“Rogolino” è il toponimo di una vigna sul territorio di Canneto Pavese che produce Croatina, Barbera e Uva Rara, uvaggio tipico del Buttafuoco. L’uva, una volta raccolta, subisce un processo di macerazione sulle bucce per quindici giorni e poi va ad affinare in tonneaux e barriques, infine riposa un altro anno in bottiglia prima della messa in commercio. «La vigna si trova su un terreno argilloso e tufoso, due elementi che danno grande corposità e tannicità al prodotto – evidenzia Maggi, entrando un po’ più nel dettaglio delle specifiche tecniche -. È un vino da lungo invecchiamento, che abbiamo voluto gestire con un piccolo residuo zuccherino, in modo da poterlo avvicinare ad una platea sempre più vasta di consumatori e abbinarlo a piatti più semplici, nonostante resti comunque un prodotto da 14 gradi e mezzo».
Questa non è solo una bottiglia da bere.
È una bottiglia da vivere.
Da guardare, da toccare, da ricordare.

L’azienda agricola Maggi Francesco nasce intorno agli anni ’40 nel comune di Montescano. Fin da allora l’azienda volle esaltare la tradizione, la cultura e il sapore delle sue colline, ed ancora oggi rispetta tali usanze conducendo sapientemente l’attività di famiglia. La continua ricerca di nuove migliorie ha dato risultati ottimi sulla riuscita dei prodotti, migliorando negli anni il livello qualitativo, per consolidare uno dei primi obiettivi dell’azienda, che resta e resterà sempre nella produzione di vini di alta qualità.
Stefano Bressani è un artista Maestro italiano che ha saputo distinguersi nel panorama dell’arte contemporanea grazie alla sua tecnica artistica unica, chiamata “Sculture Vestite”. Nato a Pavia nel 1973, ha sviluppato un approccio innovativo che unisce scultura e tessuti in opere tridimensionali. Autodidatta, si avvicina al mondo dell’arte negli anni ‘90, ispirandosi a movimenti come il futurismo e il cubismo, visibili nelle sue forme geometriche e nei colori vivaci. La sua tecnica si basa sull’uso di tessuti provenienti da abiti, scelti per le loro qualità cromatiche e materiche. Tutti i tessuti impiegati sono posizionati per mezzo di un sapiente gioco di incastri, senza collanti e senza cuciture attraverso un processo di incisione, modellazione e fissaggio su una sagoma di polistirolo, realizzata in pezzo unico e modellata a freddo con le proprie mani come una scultura, creando opere che giocano con la luce e regalano un effetto tridimensionale distintivo. “Sculture Vestite” è così un ponte tra tradizione artigianale e arte contemporanea.
Informazioni: Marco Maggi
338.8364982
