Attualità

A proposito di febbre suina

La cosa, che mi ha maggiormente colpito, è l’accanimento di sanità e media, sulla gestione della febbre suina. I colpevoli, involontari, sono solamente i cinghiali, mentre, I carnefici, sono i cacciatori. Ma, secondo me, sono entrambi incolpevoli. Certo è, che la scienza, ha definito un problema serio, il virus nominato “febbre suina”. Se ci si informa bene, prima di agitarsi, si deduce che non ha effetti collaterali sull’uomo, tranne, nel caso, si ingerisca abbondante carne di cinghiale, pressoché cruda. Quindi non vedo la necessità di allarmismi. Ma quello che mi fa rabbia è aver dato l’opportunità, ai cinghialisti, di cacciare a josa, nei boschi, anche con arco e frecce alla Robin Hood, facendone una quasi probabile estinzione, mentre, e questo è lo sconcerto, non ci sono addetti armati di fucile o altre armi (anche a sonnifero), che si occupino delle centinaia di ungulati, che scorazzano nelle città, presso, soprattutto, spiagge ed abitazioni. Se, come ci hanno raccomandato tramite i media, il virus è estremamente pericoloso, perché lo è solo nei boschi e non in città e sulle spiagge? Forse, perché, gli amici cinghialotti, per uscire dalle zone boschive, hanno fatto il vaccino antivirus, come ai tempi del covid. Ecco,  perché, lo definisco una “cinghialata”

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