Il punto di Virginia

IL BARTENDER DELLA GIOVINEZZA

Come prepararti il cocktail di vitamine giusto per una lunga vita

E’ su tutti i giornali ormai da tempo la ricerca della longevità e dei percorsi che le varie frontiere della nuova medicina o meglio della medicina antiaging stanno tracciando in maniera sempre più incalzante. La medicina antivecchiamento è un campo medico che si concentra sulla prevenzione, il rallentamento o la riduzione dei segni dell’invecchiamento e delle malattie legate all’età.

Sottolineo però che non esiste nessuna terapia che possa fermare completamente il processo naturale dell’invecchiamento, ma certamente il nuovo percorso delineato proprio da questa branca della medicina ci può aiutare a vivere in modo sano prevenendo eventuali degenerazioni dell’organismo.

In questo modo la medicina antiaging si sposa con la medicina funzionale (incentrata sul ripristino delle corrette funzioni fisiologiche dell’organismo) perché il segreto è prendersi cura della persona nella sua totalità e non la malattia, e quindi partire già dai trent’anni, perché un trentenne che fuma o ha una vita stressante può essere più vecchio di uno di cinquant’anni.

In questo nuovo percorso della medicina, ecco un grande pioniere ed esperto che è il Dott. Luca Ferrero, anestesista rianimatore, con il suo studio innovativo e di grande ricerca a Torino, studioso dell’ozono terapia, delle terapie con la cannabis medica e delle terapie infusionali preventive. Il Dott. Ferrero non si occupa solo della Terapia del Dolore, ma anche della medicina antiaging, della medicina funzionale e della medicina predittiva, dove la persona viene considerata nella sua totalità e si indaga sulla stessa prima per scoprire i punti deboli nel presente prima che inizi lo sviluppo della patologia.

Dott. Luca Ferrero lei mi ha insegnato che il nemico numero uno di ciascuno di noi è l’infiammazione cronica silente in cui non si hanno sintomi, ma che sono precursori di patologie anche gravi nel futuro proprio.

La scienza e la ricerca in questo campo sono in continua evoluzione. Prima di intraprendere qualsiasi tipo di trattamento o terapia antinvecchiamento, sottopongo i miei pazienti ad un’attenta anamnesi, analisi del sangue, una serie di test, come ad esempio quello del DNA o quello riferito allo stress ossidativo, per avere una fotografia ben chiara dello stato di salute del paziente. Sono quattro le grandi macroaree a cui ricorrere per arginare la propria degenerazione cellulare e sono l’alimentazione, la nutraceutica (integrazioni di specifici nutrienti all’interno della propria dieta attraverso terapie orali o infusionali), il controllo del livello di stress e l’attività fisica. Solo l’interagire di queste discipline possono ripristinare i processi metabolici che concorrono a dare il massimo della salute al nostro fisico e alla nostra mente.”

Si parla di terapie infusionali sempre più spesso. Che cosa sono questi cocktail? Vanno bene per tutti?

Giusta domanda. I cocktail di integratori (vitamine, aminoacidi, antiossidanti, ecc…) devono essere personalizzati in base alle carenze individuate dopo questa attenta anamnesi della persona. Questi cocktail aiutano più velocemente il corpo a ritrovare l’equilibrio e vengono somministrate per via endovenosa con l’obiettivo di migliorare la salute generale, l’energia e spesso l’aspetto fisico perché arrivano più velocemente alle cellule con un risultato potenziato rispetto alla terapia orale. Possiamo così dare una “spinta” alla rigenerazione e rivitalizzazione cellulare, alla riattivazione del metabolismo, all’aumento dei livelli di energia e minor affaticamento, a una pelle più sana, a un miglioramento di umore e concentrazione e potremmo così proseguire, ma quello che è più importante la riduzione degli stadi dolorosi e infiammatori. Spesso accompagno la terapia vitaminica dopo sedute di autoemoinfusione (GAEI). La terapia GAEI consiste nel prelievo di 100/150 ml di sangue del paziente che, raccolto in una sacca, viene miscelato in un sistema a circuito chiuso con una concentrazione variabile di ossigeno/ozono e poi reinfuso nel paziente con grandi effetti antinfiammatori e aumento dell’emoglobina ossigenata.”

Si parla sempre di quanto la salute mentale incida su quella fisica, cioè che i livelli di stress possono veramente essere dannosi e aumentare l’infiammazione silente.

Il fattore stress aumenta il livello di cortisolo che è un ormone tossico per l’organismo. Un livello di cortisolo alto danneggia la forma fisica perché hanno un effetto inibitore sui telomeri che sono enzimi che proteggono le cellule dalla perdita di materiale genetico, arrivando addirittura ad intaccare il DNA. Restare giovani è prima di tutto una questione di approccio mentale”

Cosa si intende per medicina funzionale?

Per medicina funzionale si intende un approccio olistico alla salute che cerca di individuare e curare le cause sottostanti dei sintomi invece di semplicemente trattare i sintomi stessi. Noi specialisti in medicina funzionale esaminiamo vari aspetti della salute della persona (dieta, stile di vita, genetica e l’ambiente) per personalizzare un piano strategico medico mirato ad utilizzare la funzione del corpo e prevenire malattie. Nel contesto dell’invecchiamento ha una sua grande funzione perché migliorando la qualità della vita, migliora anche la salute nell’età avanzata.”

Virginia Sanchesi

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