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Sarà difficile dimenticarsi di questo 2023

Editoriale del direttore

Come si evince dal titolo del mio editoriale, mai come in questo momento, diviene obbligatorio spostarsi dai confini dell’amato Bel Paese ed assumere una prospettiva più internazionale. I fatti salienti che hanno caratterizzato l’intero Pianeta inducono infatti a spaziare al di là del Mediterraneo per analizzare ciò che immancabilmente condizionerà il futuro. Non bastassero già i guai creati dall’esplosione del Covid che ha letteralmente modificato il nostro stile di vita e che non accenna a dismettere creando problemi a non finire (vedremo gli sviluppi di questa ultima variante Eris) è sul fronte geopolitico e climatologico che la situazione si è fatta seria. Nell’anno in cui la popolazione umana è divenuta pari a 8 miliardi di individui (dati ONU) con tutto quello che ciò comporta almeno due eventi stanno condizionante ogni tentativo di ripresa economica e soprattutto minando la Pace Universale.
A causa del proseguimento della Crisi russo-ucraina si riducono infatti i rapporti tra l’Occidente e la Russia e i suoi alleati. Mentre a causa della Crisi israelo-palestinese si raffreddano i rapporti tra l’Occidente e alcuni paesi a maggioranza musulmana. Tanti i tentativi di riequilibrio tra cui quello del Santo Padre (a proposito : tanti auguri di pronta guarigione Sua Santità). E pensare che si era partiti festeggiando il Suo decennale. Il 10 febbraio 2013 fu un giorno storico per la Chiesa: Papa Benedetto XVI, durante il Concistoro per la canonizzazione dei Martiri d’Otranto in Vaticano, aveva annunciato al mondo con un discorso in latino di aver deciso di rinunciare al soglio pontificio e quindi alla sua carica (primo pontefice a dimettersi dai tempi di Gregorio XII, nel 1415. Il 13 marzo) e poco più di un mese dopo, veniva eletto l’argentino José Maria Bergoglio, primo gesuita a diventare papa, primo pontefice proveniente dal continente americano e ad assumere il nome di Francesco, in onore di San Francesco d’Assisi. Dieci anni dopo, Papa Francesco che ora ha 85 anni è ancora in carica e dal Suo carisma ci attendiamo un miracolo. Anche nel sistema anglosassone (famiglia reale Windsor) rimasto sconvolto dalla dipartita della regina Elisabetta II si vive nell’incertezza.
La cerimonia di incoronazione di Re Carlo III tenutasi all’abbazia di Westminster, il 6 maggio 2023, alle 12 ora italiana (che non serviva a dare ufficialità all’incarico) non ha fugato i dubbi legati alle sorti del Commonwealth. E passiamo al cambiamento climatico. La stagione giugno-luglio-agosto del 2023 è stata di gran lunga la più calda mai registrata a livello globale, con una temperatura media di 16.77°C, 0.66°C sopra la media. L’ha reso noto con un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus. Il mese di agosto 2023 è stato il più caldo a livello globale e il più caldo di tutti gli altri mesi, ad eccezione solo di luglio. Si stima che sia stato più caldo di circa 1.5°C rispetto alla media preindustriale del periodo compreso tra il 1850 e il 1900. Venendo a questo autunno il 7 ottobre 2023 ha avuto inizio il nuovo conflitto israelo-palestinese. Il Governo Netanyahu ha rimandato la riforma della giustizia e la legge che aumenta i poteri del primo ministro dopo le manifestazioni e gli scioperi che lo accusavano di mancanza di democraticità. Khader Adnan, leader del gruppo armato palestinese “Jihad islamica”, muore in un carcere di Israele dopo un prolungato sciopero della fame. In risposta la Jihad ha lanciato centinaia di razzi su Israele, molti dei quali intercettati dal sistema Iron Dome. Diversi attacchi aerei di Israele sulla Striscia di Gaza eliminano importanti miliziani del gruppo islamico (operazione Scudo e Freccia). Come vedete riuscire ad entrare nel vivo dello “spirito natalizio” si fa fatica. Così come a lasciarsi alle spalle questo disastroso inizio degli anni Venti del secondo Millennio. La sola Fede in Dio può darci la forza di resistere e continuare sulla strada del progresso. Senza la fede vengono meno le certezze e siamo destinati a brancolare nel buio, senza un sentiero né un cammino che ci aiuti ad uscire dalla sofferenza. Nel mondo complesso in cui viviamo, si avverte un gran bisogno di una fede che ci aiuti a vivere ed affrontare le difficili lotte della vita. Con la speranza che la fede ci illumini, a nome mio e di tutta la Redazione dell’Eco di  Pavia e Provincia, colgo l’occasione per porgere ai nostri affezionati lettori gli auguri di un Sereno Natale.

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