La Storia

Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger

 

Il 18 febbraio 1906 vide la nascita di un personaggio, prima considerato un medico, amico dei più “deboli”; durante uno dei peggiori conflitti, che ha segnato la storia umana, lo stesso medico divenne un complice dei crimini più atroci: lo sterminio nazista.

Hans Asperger fu il pediatra austriaco che studiò l’autismo e, dopo il 1981, quando mancò, il suo cognome venne assegnato a una Sindrome dello spettro autistico, che presentava alcuni sintomi, assenti nella sua forma tradizionale.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il pediatra fu un vero e proprio “eroe”, poiché riuscì a salvare molti bambini dal programma di sterminio nazista. Dopo la guerra fu nominato direttore della clinica pediatrica universitaria di Vienna, nella quale proseguì una lunga carriera accademica, dedicata al suo oggetto di studio principale: l’autismo.

Il problema è che, quando iniziarono le denunce sulle leggi razziali, dopo che l’Austria venne annessa alla Germania, alcuni esperti rilessero sotto un’altra accezione, quanto svolto fino a quel momento, dal pediatra, concludendo che le sue analisi sulla psichiatria divennero parte di un progetto, per classificare la popolazione come “geneticamente” adatta o inadatta e avviare “procedure”, come l’ AktionT4. essa obbligava il ricovero di adulti e bambini, con patologie psichiche, in cliniche, che avrebbero contribuito alla “purificazione della razza”.

La partecipazione di Hans Asperger alla “soluzione finale” ha provocato scalpore all’interno della comunità accademica internazionale. Lo stesso uso del suo nome per identificare la sindrome è diventato argomento di dibattito all’interno del mondo scientifico.

Oggi, alcuni elementi che definiscono questa malattia sono:

 

Autismo Thiene Vicenza

 

Abbiamo esempi di numerose persone che sono diventate celebrità: essa può essere diagnosticata e seguita da specialisti, con l’obiettivo di offrire all’individuo un’esistenza quasi comune, anzi, in un certo contesto, anche con più potenzialità di un cervello nella media.

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