Attualità

Cosa vi soddisfa o no della provincia di Pavia? Le prime opinioni da utenti di Fb

Siamo una famiglia di Padova e abbiamo vissuto 4 mesi a Pavia precisamente a Varzi. Abbiamo trovato delle belle persone molto accoglienti, siamo dentro ad un bellissimo progetto per i ragazzi chiamato Change your life Academy. Quello che secondo me manca è un attenzione più accurata nel comunicare le varie opportunità che offre Pavia.

Nicoletta Marcato e Marco Gardin

 

Abitare a Pavia è solo comodità, da sette anni abito a Broni, all’inizio volevo scappare subito il giorno dopo esserci venuta, essendo stata in Città più o meno quasi tutta la mia vita ma negli ultimi anni ho imparato ad apprezzare questo Paese, ho molti amici e Amiche e poi con la patente e l’auto posso andare dove voglio, poi finalmente mi è stato possibile esercitare il mio lavoro qui a Broni, quello.di organizzare e gestire le Fiere e mercatini grazie al quale ho anche ottenuto l’amicizia da alcuni gestori di bar: ottimo!

Ketty Di Stefano

 

Abitare in Oltrepó è uno stato mentale. Non appartieni ad un paese ma ad una comunità che va dalla montagna fino a degradare nella bassa che più bassa non si può.

La qualità della vita è molto buona anche se è imprescindibile avere un mezzo di trasporto.

La vicinanza con le grandi città del nord (Milano, Torino e Genova) fornisce l’opportunità di godere di servizi e scuole di qualità, di spettacoli e grandi eventi oppure di una vita notturna e di uno shopping di livello internazionale.

Allo stesso tempo ci si può perdere in collina fra boschi e vigneti.

Di solito, ogni paese ha una Pro Loco molto attiva e in tutta la macro area si organizzano spesso eventi.

Impossibile il paragone con la vita di città.

Intendiamoci, non meglio o peggio ma proprio diversa.

Abitando a Broni, si va in città, la si usa e poi la si abbandona.

Fai la serata e in un’ora sei di ritorno a casa.

A livello turistico, nonostante l’Oltrepó sia piuttosto vivace, viene facile il paragone con zone simili come, per esempio, il Monferrato, le Langhe o, più semplicemente, le colline piacentine.

Purtroppo sono ad un altro livello.

A partire da una cultura culinaria che in Oltrepó è minimale mentre altrove è decisamente più strutturata.

Il Barbacarlo e il salame di Varzi sono troppo poco per competere con la cultura culinaria che si trova in provincia di Piacenza o Alessandria.

E, purtroppo, sono pochissimi ristoratori che si azzardano a rischiare proponendo menù originali.

A Stradella qualcosa si prova ma si potrebbe fare molto di più.

Comunque, la nostra zona sembra che sia apprezzata da molti stranieri, soprattutto olandesi, che amano le colline e il buon vino.

Sembra che la zona di Mornico Losana e Oliva Gessi sia particolarmente apprezzata.

La zona è gradevole e ha grandi potenzialità per crescere e svilupparsi.

Non sempre gli amministratori locali hanno la possibilità, il coraggio e la lungimiranza per provare a farlo.

Pia Talento
Io arrivo dalla grande Milano, mi sono trasferita a Pavia a dicembre 2014 perché mi ero innamorata di questa cittadina a dimensione umana. Abito lungo il naviglio, in borgo Calvenzano dove un cartello ne riporta la storia. Trovo che sia una zona molto bella se fossero capaci di valorizzarlo. Guardate a Milano cosa è diventata la darsena. Si potrebbe fare molto anche da noi se solo ci fosse un po’ più di mentalità imprenditoriale e qualche investitore in più. Peccato perché potrebbe diventare una zona molto caratteristica.
Paola Gimbaudo
Io sono nata all’ estero e diventata citadina italiana nel 2007.
Posso osservare l’area dell’Oltrepo Pavese come un insieme di posti meravigliosi e di persone stupende
Mi piacerebbe conoscere più persone, che amino la natura, soprattutto le piante e i fiori.
Bianca Silvia
Sicuramente le strade no sono pietose per il paese Rivanazzano niente da dire anzi lo consiglio.
Marco Molinaro
A parte la manutenzione stradale che con punte più o meno negative riguarda tutta la prov di Pavia,ma il grosso problema che mi angustia da sempre è la cura e manutenzione del verde stradale,comunale e in molti casi anche di quello privato.Spesso per motivi economici o perché si conoscono si dà l’incarico della manutenzione a ditte troppo economiche,senza dare precise indicazioni di cosa si vuole o come lo si vuole. Non si seguono i lavori perché non si ha la competenza,gli uffici tecnici lasciano fare alla ditta incaricata ciò che decidono loro senza poter dire ciò che va fatto per mancanza di competenza. Gli operatori validi costano un po’ di più, ma ne vale la pena! Segnalo, ad esempio, viale Colombo, che unisce Rivanazzano Terme a Salice Terme, è piantumato  80 anni da tigli che, nella crescita, hanno di fatto occupato e rovinato, con le radici, il marciapiede, rendendo impossibile, ai malcapitati pedoni, il transito in sicurezza. Penso sia un bene pubblico, espiantarlo e riqualificarlo, con un’ alberatura più snella e meno invasiva. Un consiglio nella sostituzione delle piante è di sceglierne una specie, che non possieda ostacoli fitosanitari e che non necessiti una frequente manutenzione. Un’ idea l’avrei, ma sono certo che mi direbbero di aspettare l’anno prossimo o appena i finanziamenti saranno indirizzabili verso questi obiettivi.
Luciano Benedini
Salve, io abito in provincia dal 1995 ho trovato la provincia molto migliorata in termini di infrastrutture, ma malgrado questo si fa poco per il turismo, lo sport ad esempio articolare un paese su cultura e turismo sarebbe bellissimo, io ad esempio ho scoperto che Sannazzaro possiede un castello molto bello, mai visitato e lo scoperto solo di recente ecco non valorizziamo secondo me quello che riguarda arte, cultura e turismo …. Il cibo ad esempio Sannazzaro manca di ristoratori intendo proprio Trattorie, Ristoranti no la solita pizzeria d’asporto molti esistenti negli anni 90 poi hanno chiuso, io ci vedrei bene anche una sagra invernale, Natalizia dove gustare piatti tipici del Lugo con un semplice ed ottimo bonarda. Il territorio non  può o non si impegna a offrire quelle iniziative, che animavano il paese, negli anni Novanta. Il ponte di Halloween non abbiamo un carretto del torrone e calde arrosto tante cose che mancano e che soprattutto non incentivano a restare in provincia, molti alla prima occasione vanno via da Sannazzaro perché offre veramente poco a livello culturale , ricreativo e turistico… Io ci sono affezionata ma vorrei un amministrazione più presente su questi temi soprattutto per lo sport ecco manca anche una piscina comunale sia per allenarsi di inverno che usufruirne d’estate. Cosa si pretende da un posto che dal 1992 fa ancora 5000 abitanti? Questo è un segno di regressione la popolazione non cresce perché non ci sono politiche di progressione che incentivano i temi sopra elencati.
Marianna Bancala
Mi soddisfa la tranquillità del luogo in cui vivo. Un po’ meno il clima ed i servizi di trasporto molto scarsi…
Melania Ricotti

Lascia un commento