Dalla parte del Tecnico

A proposito di Inceneritore

Inceneritore: in una parola viene descritto un impianto per lo smaltimento dei rifiuti,  utilizzando altissime temperature che, incenerendo i suddetti, ottiene uno stato gassoso, da utilizzare in diversi settori di servizio. Ad esempio apparecchiature meccaniche nelle vetrerie, teleriscaldamento tramite acqua surriscaldata, ecc.  Tecnicamente, questo è uno dei mostri che spaventa chi disdegna guardare con occhi non offuscati ed ascoltare con orecchie esenti da rumori assordanti di rifiuto. Perché tanta paura? Si tratta di uno stabilimento che non produce armi chimiche. Non è una centrale atomica, né nucleare. Non produce armi, né polveri piriche. Non scarica rifiuti tossici nel pianeta. È molto più inquinante un’auto totalmente elettrica che un inceneritore. Si discute tanto di alternative ecologiche! Questo “polverizza” i rifiuti che ” NOI” produciamo, che non sappiamo dove smaltire, che, quando davanti a noi c’è un camion degli operatori ecologici, “belan che spussa”. Le batterie delle auto finiscono in stoccaggio controllato. Le gomme delle auto, finiscono in stoccaggio controllato. Questi, come altri prodotti, non finiranno nell’inceneritore. Solo prodotti che potranno essere inceneriti ed utilizzati. La cenere, quello che resta, verrà compressa in balle di stoccaggio. La differenza degli spazi che 1 mc di cenere occupa, equivale a meno di 1/500simo. Lo stoccaggio di un inceneritore potrebbe essere vuotato ogni 50 anni. Chi utilizza legna o pellet, come riscaldamento, sa che quel che resta è cenere da smaltire. Al mattino, esce di casa con un sacchettino del residuo di pochi grammi, rispetto ai kg di legna bruciata. Da umano, e non da tecnico, quello che trovo assurdo, che in moltissimi vogliono stabilimenti di questo tipo, ma nessuno li vuole nel proprio comune. L’alternativa è non produrre spazzatura. Se riuscite, fatemelo sapere. Io, l’inceneritore, obbligherei a costruirlo in ogni comune con più di 3000 residenti.

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