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Alla scoperta dei rimedi “antichi”, la Melissa

La protagonista della nostra chiacchierata “naturopatica” settimanale è una pianta perenne dall’ottimo profumo e dalle interessanti proprietà, diffusa anche in altitudine; sto parlando della Melissa.
La storia della cosiddetta “erba limoncina” è davvero molto antica: il nome Melissa Officinalis deriverebbe infatti dal suffisso di origine indoeuropea “mel”, utilizzato per indicare una “sostanza dolce e sacra”. Un interessante parallelismo è dato infatti dal termine greco “melissa”, cioè “ape”, e dalla denominazione che avrebbero avuto nell’antica Grecia donne di grande virtù quali le sacerdotessa dedite ai Misteri Eleusini: le api sarebbero ghiotte di tale pianta ed essa avrebbe la proprietà di “sollevare lo spirito”.
Il medico e intellettuale arabo Avicenna, nel X secolo, descriveva la Melissa come una pianta in grado di “disporre la mente ed il cuore all’allegria” e fu proprio a partire dal Medioevo che essa conobbe un utilizzo amplissimo. La tradizione vuole che persino il re Carlo Magno ne facesse uso, al punto da imporre alla sua corte che la Melissa fosse coltivata in tutti i giardini del regno, affinché non ve ne fosse mai carenza. Nella Francia medievale le suore Carmelitane erano note per la produzione della cosiddetta “Acqua di Melissa”, utilizzato preparato che si riteneva utile per una serie infinita di disturbi, dai crampi muscolari all’artrite, dalla cefalea al mal di denti, fino ad arrivare alla miracolosa guarigione di piaghe purulente.
In realtà oggi sappiamo che molte di queste proprietà non sono scientificamente dimostrabili mentre il tropismo della Melissa Officinalis per il sistema nervoso è assolutamente certo. Si tratta infatti di una pianta ricca si preziosi oli essenziali utili per gestire lo stress: preparati idroalcolici a base di Melissa rappresentano degli ottimi ‘antidepressivi’ naturali, importanti coadiuvanti per gestire lo stress e l’ansia. La tintura madre di tale pianta è assolutamente utile anche in caso di disturbi gastro-intestinali di origine psicosomatica in quanto, fungendo da ‘rilassante’ naturale, va a sedare le tensioni emotive che stanno alla base di tali disturbi. Insomma, anche in questo caso gli antichi hanno dimostrato di avere ottime competenze nel campo della medicina naturale e, seppur con qualche inesattezza dovuta alle limitate conoscenze scientifiche, avevano individuato un rimedio dalle grandi proprietà curative.
Un caro saluto al naturale!
Cristinacavallero.nat@gmail.com

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